«Alslmr» unDonizelti di gavetta

«Alslmr» unDonizelti di gavetta Massimo di Palermo «Alslmr» unDonizelti di gavetta Glanglorgio Satragni PALERMO Il Massimo di Palermo ha offerto la prima ripresa moderna in terra italiana dell'unica opera che Doni zetti scrisse per la città siciliana, quando egli era direttore al Teatro Carolino nel 1825. «Alahor in Granata» proveniva da Siviglia, dove il titolo è stato riesumato l'anno passato in un allestimento del regista José Luis Castro con belle scene di architettura arabeggiante concepite da Ezio Frigerio e ricchi costumi disegnati da Franca Squarciapino. Difficilmente, però, «Alahor» si guadagnerà un posto sulle scene, rimanendo opera di gavetta pur nella sua ammirevole accuratezza di scrittura, specie perché scopertamente modellata sullo stile del melodramma serio di Rossini e poggiante su un libretto schematico. Le vicende di famiglie rivali in Granada, gli Abenceragi con Alahor di ritorno dall'esilio e gli Zegri con Alamar, confluiscono in un unico progetto di vendetta contro il re Hassem. Ma questi, che ama ed è riamato da Zobeida, sorella di Alahor, riesce con saggezza a far desistere Alahor, che passa dalla sua parte sventando la congiura di Marnar. Della partitura, che Donizetti utilizzò m seguito per vari autoimprestiti, non resta impresso molto, se non il grande duetto di confronto tra Alahor e Hassam. La musica si fa più interessante, con più colore romantico, laddove si ha un colpo di scena: il direttore Andrea Licata avrebbe forse potuto far maggiormente leva su questi momenti più drammatici, specie nel finale primo: ha comunque garantito scorrevolezza e coesione all'orchestra del teatro. Buoni i cantanti, con Hassam mezzosoprano «en travesti» per la voce di Gloria Scalchi, agile ma a volte di scarso volume, e Patrizia Pace Zobeide molto curata, ma fin troppo intimista. Charles Workman (Alamari, ha mostrato buone possibilità in questo repertorio, mentre Simone Alaimo (Alahor) ha ben scolpito il carattere di vendicatore, pur non possedendo l'esattezza di Workman.

Luoghi citati: Palermo, Siviglia