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In Italia In Italia A Villa Medici sul filo della memoria installazioni, seminari e gastronomia Barbara Tosi ROMA EA Mémoire è il secondo appuntamento a Villa Medici del ciclo di mostre a tema La Ville, La Mémoire, le Jardin (si concluderà nel 2000 con le Jardin). Promosso dal direttore dell'Accademia di Francia, Bruno Racine, il progetto espositivo si avvale di tre curatori: Bossé, Christov-Bakargiev e Obrist. Gli scavi archeologici nel piazzale antistante la Villa offrono spunti al tema della memoria: dalle scoperte di nuovi luoghi, alle installazioni degli artisti contemporanei, la Villa offre così nuovi passaggi, inediti percorsi, visioni impreviste. La manifestazione comprende mostre d'arte contempora- nea, visite agli scavi della Domus Pinciana, un seminario, un laboratorio di cucina, spettacoli teatrali e performance ecc.. La mostra propone oltre trenta artisti internazionali di generazioni ma soprattutto poetiche e modi di espressioni differenti, basti citare Fabio Mauri, Emilio Prini, Enzo Cucchi, Marina Abramovic, Gabriel Orozco, William Kentridge, Mary Kelly, Shirin Neshat (Leone d oro alla recente Biennale), Maurizio Catellan, Christian Boltanski, Luca Vitone. La soggettività della memoria degli artisti si manifesta in ogni opera e installazione sino ad amalgamarsi e fondersi con lo spazio, l'architettura, la storia dell'inimitabile luogo. Come ammette Mauri, «Villa Medici è una grande scena che dà molte idee». Mauri ha attinto dalla sua memoria: il bisnonno Roberto Bompiani famoso pittore d'epoca (suo il ritratto della Regina Margherita) ebbe lo studio in uno degli edifici nel giardino, e fornisce l'ispirazione per l'installazione di una Quadrerìa fitta su una parete, un divano sul quale molte persone dell'arte nel tempo si sono sedute; passato e presente, memoria storica e privata si armonizzano nella riflessione serenamente amara, ma anche ineluttabile che «è ragionevole essere morti». La Mémoire Roma Villa Medici viale Trinità dei Monti 1 Orario d'apertura: da martedì a domenica 11 -13,30; 16-19 Chiuso lunedi Fino al 5 settembre Un'Installazione di Stéphane Marcatili