Ber sani frena Tato, Romiti difende le griffe, Saviotti punta aBnl

Ber sani frena Tato, Romiti difende le griffe, Saviotti punta aBnl I NOMI E GLI AFFARI Ber sani frena Tato, Romiti difende le griffe, Saviotti punta aBnl Valerla Sacchi Jean-Claude Trichet, governatore della Banca di Francia, ha il suo bel daffare. La mediazione per cercare di mettere ntorno a un tavolo Daniel Bouton capo di Société Generae, André Lévy-Lang di Paribas e il loro «scalatore»: Michel Póbereau di Bnp non fa un passo avanti. L'irriducibile Bouton non ne vuol sentir parlare (sa che finirebbe per perdere la poltrona) nonostante dietro a Trichet ci sia l'avallo del ministro delle Finanze Dominique StrauBS-Kahn, favorevole alla creazione di una superbanca francese in grado di combattere ad armi pari con i colossi stranieri. A dimostrazione che non solo in Italia la Banca Centrale continua a ntonio azio Pippo Rancy (Authority) marcare strettamente il sistema del credito. Del resto, anche a Lisbona il ministro delle Finanze Antonio de Souza Franco ha messo il veto all'accordo tra il gruppo Champalimaud e il Santander Central Hispano affermando: «Il Portogallo non è una Repubblica delle Banane». Tuttavia, nel caso del Portogallo, sia Antoine Champalimaud che Emilio Botin gran capo del Santander sono ricorsi a Bruxelles. Un vero e proprio invito a nozze per il commissario Mario Monti e per tutti coloro, Bce compresa, che premono per un indirizzo europeo in materia di Opa. Sul tema è già pronta una direttiva che, oltre a introdurre il principio dell'Opa obbligatoria, pone limiti alle azioni difensive da parte delle società oggetto di scala¬ ta. Se questa direttiva (che ha già l'accordo di tutti ma è ferma per un contenzioso su Gibilterra tra Madrid e Londra) fosse operante, avrebbe ad esempio consentito al padrone di Vuitton, Bernard Arnaul, di conquistare la (lucci di Domenico De Sole. Con l'ottica europea è già in sintonia il presidente dell'Isvap Giovanni Manghetti che, per quanto riguarda il settore assicurativo, promette che in caso di Opa sarà il mercato a decidere, lui si limiterà a controllare che lo scalatore abbia i requisiti giusti. Intanto, non si sa se per comunità di appartenenza cattolica o per ragioni di ribilanciamento delle forze in campo, il governatore Antonio Fazio ha ufficialmente benedetto le noz- Franco Tato presidente Enel Giovanni Bazoli ze tra l'Intesa di Giovanni Bazoli 3 la Co mit presieduta da Luigi Lucchini. Se il matrimonio si farà, avrà avuto ragione l'ex consigliere Comit Diego Della ValTe che, a proposito dell'«occupazione» militare di Comit da parte di Mediobanca, aveva osservato: «Tanto rumore per nulla». Guarda caso, appena l'asse Milano-Nord Est ha fatto un passo avanti, il presidente di Bancaroma Cesare Geronzi ha firmato l'accordo commerciale con gli olandesi di Abn Amro, che sono anche un suo importante azionista. Lasciando intravedere nuovi sviluppi, Subito dopo, il responabile delle attività internazionali di Amro, Jan Marteen de Jong, ha invitato il Montepaschi a unirsi alla compagnia. Tramontato l'accordo Torino-Ro¬ ma, de Jong spera nell'istituto guidato da Pierluigi Fabrizi. Il tam-tam di piazza Affari dà l'appena deposto amministratore delegato di Comit Pierfrancesco Saviotti sulla via che porta alla Bnl, istituto sui cui destini i tre grandi azionisti: il Bilbao, la Popolare Vicentina di Gianni Zonin e l'Ina di Sergio Siglienti dovranno presto decidere qualcosa. Se non vogliono correre ipericolo che qualcun altro slanci all'attacco della preda romana. L'amministratore delegato di Bnl, Davide Croffpotrebbe viceversa riprendere la strada del Nord. Il presidente e amministratore delegato di Snia, Umberto Rosa, si è salvato in corner dal licenziamento riuscendo a raddoppiare il valore della joint-Ventu- Luigi Lucchini re, nell'energia signata con la Sondel di Alberto Falck. I suoi padroni, Luigi Giribaldi e Cornelio Valletto, hanno però fatto entrare nel consiglio Snia Maurizio Piglione, grazie al voto determinante di Andrea Pininfarina che di Piglione era compagno di studi. Ma in Snia si preparano altre novità che saranno forse annunciate in settimana: due joint-venture per Sorin, targate Francia e Usa, e una jointventure per la capogruppo. L'amministratore delegato di Hdp, Maurizio Romiti, smentisce dismissioni di parti dell'impero, anzi promette investimenti di decine di miliar¬ di per rilanciare la Griffe Valentino. Ma il mercato continua a scommettere sulle tratti ve per cedere il Gft (forse a Marzotto?) e per trovare una soluzione proprietaria diversa per la Fila. Il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani ha trovato un modo elegante per mettere un freno alle mire espansionistiche di molti, compreso l'amico che guida l'Enel: Franco Tato. Varerà una legge che vieti alle imprese pubbliche di comperare quote di controllo in società in via di privatizzazione, un bel colpo per Kaiserfranz. Non basta: accogliendo le tesi del presidente dell'Authority per l'Energia, Pippo Ranci, Bersani affiderà la rete di trasmissione dell'ente ad una società terza controllata dallo Stato. In cambio il presidente dell'Authority ha concesso all'Enel di adeguare le tariffe al rincaro del petrolio e al super- Maurizio dollaro. Romiti Lii M Antonio Fazio Pippo Rancy (Authority) Franco Tato presidente Enel Giovanni Bazoli Luigi Lucchini Maurizio Romiti