Telefoni, ii giorno di Colaninno di Ugo Bertone

Telefoni, ii giorno di Colaninno Oggi in assemblea il cambio di guardia. Il gruppo avrà una strategia europea Telefoni, ii giorno di Colaninno Insedia la squadra eprende ipoteri Ugo Bertone MILANO L'onore del voto storico toccherà al dottor Corrado Ariaudo, direttore di amministrazione finanza e controllo Tecnost. Sarà lui, infatti, a varcare stamane la soglia di Torino Esposizioni portando in tasca la delega per il 52% delle azioni Telecom, un foglio che da solo vale più di 50 mila miliardi di lire. Attorno a mezzogiorno, il dottor Ariaudo voterà a favore della lista dei nuovi consiglieri proposta da Olivetti-Tecnost. La squadra è già nota. Oltre a Colaninno, Tecnost designerà: Enrico Bondi (Montedison), Peter Cohen (consigliere di Life Insurance, rappresentante dei fondi esteri in Olivetti), Sergio Erede (avvocato di fiducia di Ivrea), Emilio Gnutti (creatore della Hopa), Antonio Tesone (presidente Olivetti), Joseph Tucci (amministratore delegato di Wang) e Gerard Worms. Per il Tesoro Amato ha scelto Domenico Siniscalco (l'altro «pupillo», assieme a Franco Bernabò del professor Franco Reviglio) mentre il ministro Cardinale per rappresentarlo ha scelto Salvatore Donato, E' previsto che il Tesoro nomini anche un altro rappresentante, sulla base delle prerogative previste dalla golden share, per cui alle minoranze dovrebbero spettare due posti da assegnare tra Jeffrey Livingston (già in carica nel precedente consiglio), Mario Massari, docente della Bocconi, autorevole studioso, delle stime d'impresa (prezioso per le prossime cessioni) e l'avvocato Angelo Benessia. Nelle stesse ore, in via Bertola, Roberto Colaninno farà il suo ingresso ufficiale nella sede di via Bertola, in attesa della riunione di consiglio che lo incoronerà presidente e amministratoTe delegato. Dubbi in materia non ce ne sono. L'unica incognita è stabilire se Emilio Gnutti, si presenterà con una delle sue undici Ferrari. «In questo mercato - ammonisce James Richardson, presidente di Cisco Europe - quelli che pensano in maniera difensiva e troppo prudente avranno grosse difficoltà a sopravvivere». Ed è probabile che Colaninno e i suoi intendano sottoscrivere il motto di Richardson, che, tra l'altro, potrebbe diventare un partner interessante per quella parte di ex Italtel che non finirà nelle braccia di Siemens. Molti si aspettano, infatti, che Colaninno intenda giocare subito d'attacco, sia sul piano finanziario che su quello industriale. Solo così, infatti, la nuova Telecom potrà consolidare la fiducia che i fondi internazionali e i possibili alleati «hi-tech» le stanno tributando. Sarà necessario, innanzitutto, mettere mano al portafoglio delle partecipazioni, soprattutto in America Latina. La nuova strategia Telecom sembra guardare all'Europa, magari in abbinata con gli ex soci di Manne- smann. Di qui, ipotizzano gli analisti, la prospettiva di vendere gli assets sudamericani, mentre «Le Monde» scommette su una prossima uscita dall'alleanza francese con Bouygues nella telefonia fissa. Sul fronte internazionale vigilerà Giulia Nobili, 34 anni, figlia dell'ex presidente dell'Iri, che, per conto di Lehman Brothers, ha seguito l'Opa Olivetti. E sarà altrettanto necessario rilanciare qualche segnale di severità sul fronte degli acquisti (già si annuncia battaglia con i fornitori) o sui rapporti con i dipendenti (dirigenti in testa). Per ora, i collaboratori di Colaninno frenano: luglio, dicono, sarà dedicato a capire dall'interno i conti del gruppo e a elaborare una strategia per contrastare l'offensiva dei nuovi gestori (già 3 milioni di clienti hanno «tradito» Telecom), La squadra operativa, del resto, è già pronta: accanto a Giulia Nobili e al fido Vittorio Meloni (cui spetterà la guida della comunicazione) ci saranno Andrea Camanzi (relazioni istituzionali), Massimo Brunelli (amministrazione e finanza), Gianni Stella (acquisti e finanza), Mario Rosso (personale, già chiamato da Bernabò), Oscar Cicchetti (rete) mentre da Tim, su cui da oggi regnerà Marco De Benedetti, torna Umberto De .Tulio, che si occuperà di pianificazione interna. Roberto Colaninno

Luoghi citati: America Latina, Europa, Ivrea, Milano, Torino