lm\m l'incubo dello Fenice

lm\m l'incubo dello Fenice lm\m l'incubo dello Fenice E proprio un anno fa un rogo colpì la chiesa di San Geremia VENEZIA Sfortuna, destino, sciagurate coincidenze sembrano segnare l'infelice rapporto di Venezia con il fuoco, una città che ha dato al suo massimo teatro il nome di un uccello mitologico che brucia periodicamente per risorgere dalle sue stesse ceneri, la Fenice. Ieri, giorno in cui uno dei maggiori patrimoni artistici e storici della città lagunare, il Ghetto Nuovo, con le sue preziose sinagoghe e il suo ricchissimo museo ebraico, ha corso il pericolo di venir divorato dalle fiamme (tre gli appartamenti distrutti, una decina quelli evacuati), ricorreva un anno da un altro incendio, spaventoso a vedersi ma fortunatamente non disastro¬ so nelle conseguenze, che fu appiccato da un piromane alle impalcature che circondavano la chiesa di San Geremia, cui è affidata la conservazione delle spoglie di Santa Lucia. Di tutt'altra gravità l'incendio che il 29 gennaio '96 privò i veneziani del loro maggiore teatro, tuttora trasferito sotto la tenda di una tensostruttura. La Fenice bruciò quasi interamente - è quasi certo per dolo - forse anche perchè proprio in quei giorni erano in corso lavori di scavo nei rii adiacenti, che ne comportavano il prosciugamento. I vigili del fuoco, a causa di questa coincidenza, ebbero difficoltà a raggiungere il luogo dell'incendio con le loro imbarcazioni e a prelevare l'acqua dai canali per spegnere le fiamme. Da allora fu varato un piano per mettere in sicurezza la città. Il piano indicò la zona del Ghetto, per le sue abitazioni fitte, sviluppate in altezza e con scale impervie, come una delle aree in cui sistemare bocchette idrauliche antincendio. Il sistema, nel Ghetto, avrebbe dovuto entrare in funzione martedì e pertanto gli idranti non avevano ancora la pressione necessaria a rompere il fronte delle fiamme. E' stato necessario pescare ancora acqua dai canali. Intorno alle 8 una vicina ha sentito un'esplosione e ha visto le fiamme levarsi dall'ultimo piano dell'edificio. L'intervento dei pompieri è stato tempestivo: mentre l'elicottero sorvolava la zona raggiungevano il tetto delle case vicine e davano inizio all'opera di spegnimento. [m. g. r.l L'incendio di ieri manina al Ghetto di Venezia. A sinistra, il sindaco Cacciari

Persone citate: Cacciari, Fenice

Luoghi citati: Venezia