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Colombia, capo guerrigliero espila il guru della Borsa L'incontro è stato promosso dal presidente Pastrana Colombia, capo guerrigliero espila il guru della Borsa Franco Pantarelll NEW YORK E' stato insolito il luogo dell'incontro, un remoto villaggio nel Sud della Colombie, ma molto più insoliti sono stati i suoi protagonisti: da una parte Richard Grasso, presidente del mercato dei cambi di Wall Street, cioè praticamente «Mister Capitalismo», dall'altra Raul Reyes, il capo delle Fare, le Forze armate rivoluzionarie colombiane, cioè il più anziano dei movimenti guerriglieri di quel Paese. E abbastanza strano è stato anche il modo in cui l'incontro si è concluso, cioè con l'invito che Grasso ha rivolto a Reyes di andare a visitare il New York Stock Exchange o magari suonare la campana che indica l'inizio e la fine delle operazioni, come sempre succede con gli ospiti di riguardo. «Abbiamo parlato di opportunità economiche e di come i mercati sviluppati e in via di sviluppo del mondo stanno attualmente lavorando per allargare la partecipazione alle proprietà, cosa che secondo me costituisce la democratizzazione del capitalismo», ha detto Grasso dopo essere rimasto per un'ora e mezza a colloquio con Reyes. E quanto all'invito al leader guerrigliero di recarsi a Wall Street, lo scopo • ha spiegato - è quello di fargli vedere di persona come funziona il mercato ed anche quello di illustrargli tutti i benefìci che verrebbero alla Colombia se si creassero le condizioni per dei massicci investimenti esteri. Le condizioni, naturalmen- te, sono quelle della pace fra il governo e la guerriglia. Andres Pastrana, il presidente colombiano, ha lavorato sodo da quando è stato eletto, l'anno scorso, per arrivare a quella pace. Un non trascurabile risultato lo ha ottenuto con un accordo per la «smilitarizzazione» (né soldati né guerriglieri) di una vasta zona di territorio e con la decisione di cominciare formali negoziati fra te parti il prossimo 7 luglio. Ma il sostegno internazionale a questo suo lavoro finora è stato piuttosto scarso. Da Washington sono venuti pochi incoraggiamenti porche te Fare sono nella «lista nera» del dipartimento di Stato (dal che la facile previsione che difficilmente Reyes potrà recarsi davvero allo Stock Market di New York) e il Congresso non vuole neanche sentir parlare di «contatti» con loro, accusate di sostenersi con ie «tasse» che impongono ai trafficanti di dro¬ gaCosì il presidente Pastrana è ricorso alle vie secondarie. L'incontro fra Raul Reyes e Richard Grasso («spero che costituisca l'inizio di un nuovo rapporto fra le Fare e gli Stati Uniti», ha detto più tardi l'uomo della Borsa) è stato organizzato da lui, che già tre settimane fa aveva propiziato l'incontro fra il loader guerrigliero e un deputato democratico, William Delahunt del Massachusetts. La teoria di Pastrana è che le Fare, da decenni impegnate in una guerriglia essenzialmente contadina (furono fondate negli anni '60, sull'onde della rivoluzione cubana, da Manuel Marti landa, una figura leggendaria il cui soprannome era «Tiro Fijo», mira precisa, poi morto in un ospedale dell'altera Germania orientale) hanno bisogno di «capire meglio» il mondo moderno e le sua economia. E loro lo hanno in qualche modo confortato dicendo, nei loro ultimi documenti, che non si oppongono più agli investimenti esteri e ai meccanismi del libero mercato, a patto che la giustizia sociale sia rispettata. Su questa base cominceranno i negoziati di luglio, ma si presentano diffìcili. Le Fare, che controllano il 40 per cento della Colombia, pur accettando la zona smilitarizzata e il nego ziato, si sono rifiutate di dichiarare un cessate il fuoco generate e me n che meno si sono dette disposte a deporre ie armi Proprio la settimana scorsa c'è stato un scontro che ha lasciato sul terreno 35 soldati governativi. L'abbraccio tra Richard Grasso, presidente del mercato dei cambi di Wall Street, e Raul Reyes, capo delle Forze armate rivoluzionarie, il più anziano dei movimenti guerriglieri colombiani, in un remoto villaggio nel Sud della Colombia Richard Grasso ha spiegato a Raul Reyes i vantaggi del libero mercato e lo ha invitato a Wall Street