Il Carroccio perde anche Bergamo

Il Carroccio perde anche Bergamo Il Carroccio perde anche Bergamo Bossi: ora siamo soli contro il nazionalismo il duello Fabio Polettl BERGAMO eno di millecinquecento voti, fanno la differenza. Quelli che all'ultimo momento portano Valerio Bettoni del Polo a strappare a Giovanni Cappelluto della Lega, la presidenza della Provincia di Bergamo. Al candidato del centrodestra vanno il 50,2% dei voti, contro il 49,8 del presidente uscente. Un ribaltone dell'ultimo momento, dopo che per tutta la serata il candidato della Lega si era attestato al 51,5%, premiato soprattutto dai voti scrutinati che arrivavano da fuori Bergamo. «Non c'è da piagnucolare, adesso siamo da soh contro il nazionalismo», prova a dare un colpo di reni Umberto Bossi, alle due di notte ancora nel suo ufficio di via Bellerio. Dove arrivano i dati del tracollo alla Provincia di Bergamo, dove giunge la conferma che non una delle indicazioni del Carroccio, sostenere il Polo in Piemonte e il centrosinistra in Lombardia, è stata seguita dagli elettori leghisti. «Perchè i nostri cosi non capiscono più nulla... Forse era meglio quando andavamo da soh, quando sostenevamo la bandiera del Nord...», guarda al passato il leader del Carroccio, nel momento più difficile della sua vita, dopo la sventola alle europee, le contestazioni contro i dirigenti a Pontida, l'insuccesso dei ballottaggi e un congresso, quello in Autunno, in cui si regoleranno gli ultimi conti. Le promesse di Giovanni Cappeluzzo, che per spiegare i quattro anni di buon governo alla Provincia di Bergamo, aveva pure scritto un libro, si scontrano con il risultato elettorale, altalenante per tutta la sera, «Nelle valli stavamo andando bene, perdere per così pochi voti è ancora più cocente», aveva sperato fino all'ultimo Luciana Frosio Roncalli, parlamentare leghista eletta a Bergamo, per tutta la sera davanti ai monitor della Prefettura. Quelli che sancivano la sconfitta della Lega ai danni del Polo alla Provincia, quelli che confermavano che il Polo incassava pure il nuovo sindaco in città, malgrado la promessa incrociata di voto tra centrosinistra e Carroccio. alma promessa che ci ha permesso di vincere, che gli elettori non hanno capito», esulta Valerio Bettoni. che ha spettato fino all'ultimo, fino alla certezza della vittoria prima di presentarsi davanti a telecamere e taccuini. Attorno, bandiere di Forza Italia e bottiglie di spumante. In un angolo, gli ultimi leghisti con i musi lunghi a rimuginare sulla sconfitta. Una sconfitta tripla, se si eclude il sindaco di Albino, provincia di Bergamo, che la Lega porta a casa con il 61,3 per cento dei voti. Una sconfitta multipla perchè alla perdita di Bergamo si assommano le sconfitte in Piemonte, dove la Lega aveva dato indicazione di sostenere i candidati del Polo che hanno perso, e quella a Milano, dove Roberto Maroni e Marco Fermentali si sono schierati apertamente per Livio Tamberi, il candidato del centrosinistra trombato anche lui per una manciata di voti. Un guazzabuglio di indica¬ zioni che nemmeno la mezza pagina di Ettore Albertoni sulla Padania di ieri è riuscito a chiarire. «Appoggiate i candidati della Lega e sostenete quelli più sensibili alle nostre politiche», l'indicazione fin troppo generica, che deve avere convinto buona parte dell'elettorato leghista a rafforzare la pattuglia degli astensionisti, quelli allettati dal sole, quelli che non si sono smossi nemmeno con la pioggia. «Ma le nostre erano solo indi- cazioni personali», precisa Maroni a urne ancora aperte, quando infuria ancora la polemica innescata da Forza Italia per un servizio al Tg 1, dove si dà conto delle dichiarazioni di voto. «La nostra posizione è stata presa solo dopo l'indicazione espressa dalla segreteria nazionale della Lombardia di lasciare libertà di voto ai nostri elettori», continua Maroni. Ma poi ammette, che anche dal palco di Pontida, Umberto Bossi aveva chiesto di non consegnare al Polo anche la Provincia di Milano, dopo il Comune e la regione. «Noi non abbiamo votato il centrosinistra, il centrosinistra non ha votato per noi. Ecco com'è andata», guarda al dato di Milano e Bergamo Umberto Bossi. E adesso? «Adesso possiamo solo riprendere in mano le nostre bandiere contro il nazionalismo. Ma forse un errore l'ho fatto anch'io. Dovevo dimettermi un anno fa da segretario, era da allora che molti dirigenti della Lega si sono seduti e questo è il risultato», giura Umberto Bossi, alle corde come non mai. E anche nel voto per il Comune gli elettori del Carroccio non hanno seguito le indicazioni date dai vertici del partito BERSAMO-PROVINCIA Valerio Bettoni 50,2 Ccd, An Unione Cacc. Democr. Crisi % Giovanni CappeHuzzo 49,8. % Lega Nord BERGAMO-COMUNI Cesare Veneziani 57,8 Polo Guido Vicentini 42,2, <% Centrosinistra pal 47. Facce lunghe tra gli uli- pDal computer della salagamo nalismo li leader della Lega Umberto Bossi E anche nel votogli elettori del Canon hanno segudate dai vertici d li leader della Lega Umberto Bossi