ORATUTTO TORNA IN MOVIMENTO di Luigi La Spina

ORATUTTO TORNA IN MOVIMENTO ORATUTTO TORNA IN MOVIMENTO Luigi La Spina LA polìtica, proprio perché essenzialmente lotta per il potere, trova nei simboli i segni più profondi e più veri della realtà. E l'esito del voto di ieri, pur nella diversità delle singole situazioni locali, si riassume giustamente in un dato: la caduta della sinistra nella sua capitale Bologna, città emblema della via italiana al socialismo, quella riformista di Dozza, Zangheri, Imbeni e Vitali. Sembra un paradosso e, invece, c'è forse una logica spietata in questa coincidenza, quella che unisce la disfatta della vecchia sinistra emiliana, vincente per definizione e per abitudine, con l'arrivo a Palazzo Chigi, dopo cinquant'anni di sconfitte, anche qui per definizione e per abitudine, del leader della sinistra italiana, Massimo D'Alema. Il modello bolognese, oggetto di ammirazione all'estero e di compiaciuto orgoglio dei comunisti, o ex comunisti, italiani ha permesso alla sinistra italiana di legittimarsi come forza di governo possibile, realistica nelle scelte economiche e ragionevolmente solidaristica in quelle morali e civili. Una sinistra che non faceva più paura, anzi rassicurava i timidi e spronava gli audaci. Ma la legittimità di una sinistra vincente, anche in sede nazionale, deve ora fare i conti con una legge che sembrava scontata, e non lo è più: il potere come via maestra per acquistare il consenso. D'Alema, infatti, aveva conquistato prima il potere, attraverso un legittimo costituzionale cambio di maggioranze parlamentari, pensando che la rendita di posizione gli avrebbe dato automaticamente la forza per suggellare, poi, in un secondo momento, con l'appoggio del voto popolare, la propria leadership di governo. Il segnale che ora dopo le Europee arriva anche da Bologna è chiarissimo: il voto in Italia è sempre più mobile, la competizione ha cambiato le regole e ha sfidato i tabù. Se la destra ha potuto prima pensare di vincere nell'ex capitale rossa d'Italia, se la destra è poi addirittura riuscita a vincere nella patria delle icone più rassicuranti del nostro riformismo, vuol dire che quella ricetta non funziona più: il potere non produce di per sé il consenso. L'hanno spe rimontato, in modo drammati co, i democristiani in Italia. Ma la storia, come spesso accade, ha più fantasia dei protagonisti della storia.

Persone citate: D'alema, Imbeni, Massimo D'alema, Zangheri

Luoghi citati: Bologna, Dozza, Italia