la Sacra Rota censura il libro scandalo
la Sacra Rota censura il libro scandalo la Sacra Rota censura il libro scandalo Pettegolezzi sui prelati, sotto accusa un vescovo CITTA' DEL VATICANO Scandalo in Vaticano: il Tribunale della Sacra Rota, con un provvedimento inedito e straordinario, ha ordinato il sequestro di un libro, «Via col vento in Vaticano», contenente accuse, pettegolezzi e perfidie su numerosi cardinali, vescovi e prelati; non citati per nome, ma àmpiamente riconoscibili da chi ha dimestichezza con i sacri palazzi. E il tribunale pontificio, con un decreto del 21 giugno 1999, ha aperto un processo contro monsignor Luigi Marinelli, un prelato in pensione, quale presunto autore, o coautore, del volume, firmato «I Millenari»; nome che, anagrammato, dà appunto «Marinelli». La «Rota Romana» ha ingiunto a monsignor Marinelli di presentarsi il 16 luglio per l'udienza preliminare, accompagnato da un avvocato difensore. A rendere noto questo passo giudiziario del Vaticano è stato lo stesso Marinelli. Ma il tribunale pontificio si è mosso su denuncia di una delle persone chiamate in causa dal libro, la cui identità non è stata ancora svelata, ma che forse abbandonerà l'incognito al momento del processo. «Via col vento in Vaticano» è «un pamphlet a carattere religioso», pubblicato dalla Kaos Edizioni «laica e anticlericale», come scrive l'editore; 288 pagine, piuttosto ripetitive, che alternano sermoni sulle virtù necessarie a chi esercita il potere nella Chiesa a aneddoti, pettegolezzi e maldicenze del genere di quelli che è possibile raccogliere in ogni ambiente «chiuso»; il prelato statunitense rimandato in patria perché caduto in disgrazia a causa di un noto «vizietto»; il vescovo di una piccola diocesi dell'Italia centrale richiamato in Vaticano dopo essere stato trascinato in tribunale da un giovane per abusi sessuali; il monsignore sorpreso alla frontiera di Chiasso con una valigetta piena di dollari e depennato all'ultimo momento dalla lista dei trituri cardinali, e cosi via. Il «leitmotiv» che percorre tutta l'opera è l'evidente amarezza per una carriera ritenuta insoddisfacente, A monsignor Marinelli «citato con la formula di dubbio» viene ingiunto di presentarsi il 16 luglio 1999 alla «Rota Romana»; «Nello stesso tempo - si legge nel testo del decreto - i giudici stabiliscono, in forma cautelativa perché non si provochino ulteriori danni, il sequestro del libro in tutte le librerie dove è stato distribuito, ed anche la proibizione di tradurre il libro, "Via col vento in Vaticano", in altre lingue: di ciò è ammonito monsignor Marinelli». E' ovvio che il potere della Sacra Rota termina ai confini dello Stato pontificio; e per questo motivo la richiesta è rivolta al presunto autore. Spiegano i giudici della Rota di essere intervenuti su richiesta di una persona che si è sentita lesa dal testo. «Siccome il libro parla male degli uomini e non dello Spirito Santo, siamo intervenuti noi, e non la Congregazione per la Dottrina della Fede del cardinale Ratzinger». Il tribunale si è dovuto muovere d'ufficio. «Se la persona lesa osservano i giudici - ha scelto la via giudiziaria, avrà buoni motivi per contestare il libro e chiedere soddisfazione delle eventuali calunnie». Per ora la causa ha un carattere civile: «Solo quando le autorità ecclesiastiche accerteranno la violazione di leggi del Codice penale della Santa Sede allora il processo diverrà penale». Ma monsignor Marinelli, che ha lavorato per molti anni alla Congregazione per le Chiese orientali, di cui è Prefetto il cardinale Achille Silvestruù, forse non si presenterà. «Tutto ciò è ignobile - ha detto ieri -. Penso di non andare al processo e di non nominare alcun avvocato». Monsignor Marinelli non nega di aver contribuito al libro, ma afferma che il testo è «un'opera collettiva», e di non voler fare il «capro espiatorio. Preferiscono colpire me, anch'1 se sanno benissimo che dietro a quel libro ci sono per. sone che lavorano ancora in Vaticano». (m. tos.]
Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Italia
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