Sanità, mille miliardi di nuovi ticket

Sanità, mille miliardi di nuovi ticket Il Tesoro: le uscite vanno decise dal Parlamento e non ripianate a posteriori dalle casse centrali Sanità, mille miliardi di nuovi ticket Li imporranno le Regioni che sforano i limiti di spesa ROMA Per la Sanità arriva una stretta sulle Regioni più «spendaccione» che chiudono il loro bilancio in rosso: il prossimo Documenta di programmazione socio-economica potrebbe includere una norma che prevede il ribilanciamento del deficit regionale sanitario attraverso un aumento locale della contribuzione. In pratica - secondo l'idea che stanno elaborando i tecnici del ministero del Tesòro con i colleghi degli altri dicasteri - in virtù del «patto di stabilità» siglato nel '98 por tenere sotto controllo i bilanci degli enti locali, le Regioni che dal 2000 dovessero superare con la spesa sanitaria il proprio budget, si vedranno costrette a rientrare inasprendo i ticket o stabilendone di nuovi. Si tratta di una manovra che, almeno sulla carta, potrebbe portare circa 1000 miliardi di risparmi nel complesso della Finanziaria da 17.500 miliardi. Attualmente, sono 16 su 20 le Regioni che già hanno in vigore un ticket sulle prestazioni di pronto soccorso per cui non serve il ricovero, ma gli incassi vanno al Servizio sanitario nazionale come cpntributo locale: la novità sarebbe la possibilità di aumentare questo contributo, destinandolo però al ripiano del deficit regionale. Se l'attenzione del mondo politico in questi giorni è tutta sulle pensioni e sui tagli annunciati dal ministro del Tesoro Giuliano Amato, in via Venti Settembre preoccupa molto l'andamento della spesa sanitaria. «Sta procedendo secondo la sua pregevole regolarità'di tassi di crescita, il che natufalmentc provoca alcuni problemi», ha rilovato(liori( con'Citta'filose di ironia, il sottosegretario al Tesoro Piero Giarda elio ha annunciato col Dpof un eambio di rotta. «Al puri di altri setrori anche la spesa sanitaria dovrebbe essore docisa dal Parlamento, non può essere concordata ex post, una volta trascorsi anche quattro o cinque anni dalla sua effettuazione, attraverso procedure di ripiano dei disavanzi. Chiudere la procedura di finanziamento in disavanzo della spesa sanitaria è un forte impegno del governo», ha aggiunto Giarda. Ma non solo i ticket potrebbero aumentare per ripianare i deficit locali: un esempio dà già l'Emilia Romagna, che ha aumentato il tributo locale su benzina e bollo auto per finanziare la sposa sanitaria. Ieri il ministro della Sanità Rosi Hindi, a Verona per il Congresso della Società italiana di chirurgia, ha raccolto a sor- presa gli applausi dei medici illustrando il suo progetto di riforma della Sanità. «Una riforma di difficile lettura - l'ha definita - ma certo un buon lavoro, partito dalla scelta politica di assicurare maggiore equità al Servizio sanitario e un più corretto utilizzo delle risorse». «La riforma non è statalista ha detto la Hindi - perché introduce sistemi privatistici, promuove modelli di accreditamento di strutture private e da questo punto di vista ci vantiamo di essere statunitensi e non sovietici. Usciamo da un modello di convenzionamento da Terzo Mondo e oggi gli imprenditori seri devono sentirsi tutelati dal nuovo sistema». «Le divergenze - ha poi detto i ministro, commentando gli esiti dell'incontro - si stanno appianando, è passato il momento difficile e sapevo che sarebbe arrivata anche la fase della collaborazione». Un'apertura di credito sulla riforma è venuta anche dallo stesso presidente della Società italiana dei chirurghi, professor Eugenio Santoro, che ha definito la riforma stessa «fatta nell'interesse di tutti e di tutto il Paese». Un concetto ribadito anche dall'assessore regionale alla sanità del Veneto fies Braghetto, secondo il quale i contenuti più importanti del testo di riforma prendono esempio direttamente dal modello veneto. «Questa ha detto Braghetto - è una riforma senza la quale il piano sanitario nazionale avrebbe fatto fatica a realizzarsi», [r. e. s.) L'Emilia Romagna aumentai tributi su benzina e bollo • per finanziare i suoi ospedali La Bindi alla Società dei chirurghi «La mia riforma è più americana che sovietica»

Persone citate: Bindi, Braghetto, Eugenio Santoro, Giarda, Giuliano Amato, Piero Giarda, Rosi

Luoghi citati: Emilia Romagna, Roma, Verona