L'Authority raffredda la bolletta del telefono di Raffaello Masci

L'Authority raffredda la bolletta del telefono Approvata la manovra di riequilibrio. Rimane invariata la tariffa delle chiamate cittadine L'Authority raffredda la bolletta del telefono Cala il costo delle interurbane, aumenta il canone Raffaello Masci ROMA Si chiama «manovra di riequilibrio tariffario» quella intrapresa nel dicembre scorso dall'Authority per le Telecomunicazioni e conclusa ieri: formalmente ò una ridefinizione dei costi del servizio telefonico, di fatto è anche una discreta tirata di orecchi a Telecom che, se ha speso troppo per tenere attiva la rete, ha anche battuto cassa con eccessiva sollecitudine, al punto che «l'Autorità ha ritenuto elevato e incongruo il tasso di remunerazione del capitale medio impiegato da Telecom, pari al 19%, ritenendo congruo un tasso di remunerazione del capitale del 12,5%». Dunque un bel taglio di 1200 miliardi alla bolletta pagata dagli italiani nel loro insieme, con buona pace di Olivetti, che lunedì si insedierà al comando, e sommo giubilo degli utenti che avranno un telefono meno caro. E' vero - si dirà - che l'Authority dovrebbe garantire unicamente la concorrenza ma, ha sottolineato il prof. Enzo Cheli presidente dell'organismo garante - «e bene ricordare che il ribilanciamento si pone, negli obiettivi della regolamentazione, in stretto rapporto con l'evoluzione della concorrenza e in tal senso l'Autorità svolge in questa fase un ruolo prevalentemente di tutela (dei consumatori e del mercato) finché la concorrenza generalizzata ai diversi servizi e nei diversi mercati geografici non eserciti naturalmente meccanismi concorrenziali». Insomma i consumatori vanno tutelati da chi ancora, in un regime non pienamente concorrenziale, comanda troppo. Ad Ivrea il criterio non deve essere piaciuto, ma pazienza. E dunque il Garante ha affidato alla società Kpmg la verifica dei conti del '97 di Telecom Italia, operazione che si e conclusa il 18 maggio scorso con i seguenti risultati: se è vero che la «spesa per l'accesso» (cioò per portare il telefono a casa di tutti) è in perdita e cosi lo sono la telefonia urbana e quella pubblica (telefoni a scheda e simili), le interurbane e internazionali rendono una cifra sproporzionata e il tasso di remunerazione va tagliato al 12,5%. Quindi, se alla luce del nuovo tasso riesaminiamo i dati, vediamo che il deficit relativo all'accesso resta, quello della telefonia urbana viene riassorbito e il «surplus della telefonia interurbana e internazionale» va ridimensionato. Ne consegue che il nuovo tariffario lascerà invariate le telefonate urbane, ritoccherà al rialzo il canone (con cui pagare la struttura fissa) con un aumento di 1200 lire mensili (ma con l'abolizione del duplex) e taglierà interurbane e internazionali. Di nuovo ci saranno la tariffa di distretto (che permetterà a persone dello stesso distretto di parlare tra loro a tariffa agevolata) e quella a tempo (Tat) che sostituirà i vecchi scatti con i secondi di conversazione. Il tutto secondo lo schema che qui a fianco riportiamo. «Questa manovra - ha commentato il professor Cheli risponde al disegno di dare attuazione a due principi: riallineare le tariffe di Telecom al costo effettivo dei servizi resi all'utente e aprire il mercato della telefonia fissa ad operatori diversi». E il governo ha risposto in sintonia con il Garante: «La nuova tariffa distrettuale è un impegno preso con i cittadini che tra breve diverrà realtà e una vittoria dei tanti utenti dei settori contigui a grandi aree urbane» ha commentato il sottosegretario alle Comunicazioni Vincenzo Vita (ds), mentre il suo collega Michele Lauria (ppi) ha ricordato anche i benefici che il taglio della spesa telefonica avrà sull'inflazione. Se i sindacati si sono riservati un giudizio per quando saranno noti maggiori dettagli, le associazioni dei consumatori sono apparse perplesse. Paolo Landi, di Adiconsum, ha definito la manovra «complessivamente positiva ma priva di coraggio e con un ingiustificato aumento del canone». Per Confartigianato «c'è ancora molto da fare per arrivare ad una completa ed effettiva concorrenza nel settore e per avviare un processo strutturale di riduzione del prezzo». Tele2, operatore di telefonia fissa da poco sul mercato, ritiene «positiva la decisione dell'authority di ridurre le tariffe interurbane e internazionali, mentre meno positiva è stata la decisione di aumentare ulteriormente il canone». Da ambienti Telecom (lunedì entrerà la nuova dirigenza e quindi si respira un'aria da interregno), si sa solo di un laconico «obbedisco», anche se si «apprezza che sia stato riconosciuto con questa risoluzione che la manovra di ribilanciament.o non deve intendersi ancora del tutto completata» e che «viene comunque chiarito che il deficit sull'accesso è ancora di 4200 miliardi e non è stato coperto con l'aumento del canone». Abbassato dal 19% al 12% il tasso di remunerazione del capitale medio Telecom La società: un'operazione che va ancora completata LE NOVITÀ1 AL TELEFONO RISPARMIO. Lo manovro decisa dall'Autorità per le telecomunicazioni porterà ad un risparmio di circa il 6%, pari a 1200 miliardi di sconto (complessivo) sulle bollette. CANONI. Aumenta di 1200 lire al mese, passando da 16.800 a 18.000 lire a partire dal primo novembre '99. Canoni agevolati saranno definiti per categorie «socialmente deboli». UMANI. Costeranno 57 lire al minuto come adesso. INTIRDIfYRITTUALI. Si tratta di una tariffa di nuova istituzione che permette chiamate tra aree locali nello stesso distretto telefonico ad un valore medio stimato di 77 lire al minuto (con un risparmio di circa il 35% rispetto ai costi attuali). Entrano in vigore dal primo novembre 1999 INTERURBANE. Le chiamate tra città che distano oltre 30 chilometri Cuna dall'altra, sono troppo care, ha deciso l'Authoritv, e subiranno un taglio del 6,3%: da un valore medio stimato di 270 lire/minuto a 253lire/minuto. La tariffa andrà in vigore dal 25 luglio (cioè tra un mese). INTIRNAUONALI. Calo del 5,1%: da un valore medio di 669 lire/minuto a 635 lire. Anche questa tariffa andrà in vigore entro 30 giorni dal varo del provvedimento (cioè il 25 luglio). Si estende inoltre la fascia più favorevole (la cosiddetta fascia Iva) ad alcuni paesi, come Andorra, Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia. INTUNIl Invariato il canone, con proroga di 12 mesi degli sconti praticati per favorire uno maggiore diffusione di Internet anche tra la clientela residenziale. Previste agevolazioni per le conversazioni di lunga durata nell'ambito della futura tot (tariffa a tempo). TUT. La tariffa urbana a tempo (ma che in realtà era a scatti) scomparirà e sarà sostuituita da Tot entro il '99. TAT. Entro il mese prossimo sarò introdotta la tariffa a tempo che prevedere un pagamento non più a scatti ma a secondi: più si parla più si paga. Il presidente dell'Authority Tic Enzo Cheli e, qui a fianco, il sottosegretario Michele Latina

Persone citate: Cheli, Cuna, Enzo Cheli, Michele Latina, Michele Lauria, Paolo Landi, Vincenzo Vita