Sesso, motori e pugni in faccia di Osvaldo Guerrieri

Sesso, motori e pugni in faccia AstiTeatro: grande successo per «East», violenta ma divertente discesa nell'inferno di Londra Sesso, motori e pugni in faccia Ecco la gioventù bruciata diBerkoffì Osvaldo Guerrieri inviato a ASTI Che ci fosse attesa per l'arrivo di Steven Berkoff ad AstiTeatro, si è visto dalla quantità di pubblico assiepato nel cortile del Palazzo del Collegio: una folla compatta che, dalle file più elevate, degradava fin quasi al boccascena. Eppure l'occasione non era di 3uelle facili. Il genio guastatore ell'odierno teatro britannico portava «East», che è una delle sue commedie più note e più discusse, ma è anche un'opera dal linguaggio pressoché incomprensibile, profondamente innervato in uno «slang» che non solo propone un lessico impenetrabile, ma deforma le poche parole che uno spettatore continentale mediamente acculturato riesce a cogliere. Eppure è proprio il linguaggio uno dei punti su cui si fonda la grandezza di Berkoff. Anche se lo spettatore non lo avesse saputo, se ne sarebbe accorto dopo pochi istanti, leggendo la provvidenziale traduzione elettronica delle battute. E avrebbe visto che la parlata dell'East End londinese reinventata dal drammaturgo è di sicuro intricata di grumi gergali, gonfia di onomatopee, sfrangiata dai sibili della violenza; ma, insieme, si eleva ad altezze retoriche, immaginose e barocche degne della più sofisticata letteratura elisabettiana. E non sbagliano coloro che nella trivialità e nella violenza di «East» scorgono l'ombra sublime di Shakespeare. Tutto questo viene posto al servizio di una teatralità che si affaccia con occhio lucido, ma con visceralità ironica e spesso buffonesca, su una molecola sociale annidata nel quartiere più proletario di Londra, tra case appassite, pub afosi, gioventù sbruffona e violenta, negozietti da quattro soldi, strade rissose e poi sogni, sogni interminabili, visioni fantastiche di una vita non necessariamente migliore, però diversa. Diversità a doppia faccia. Per i più vecchi, coincide col passato del facile divertimento; per i più giovani, si riversa nel futuro o, per lo meno, in una svolta popolata da rombanti Harley Davidson e ritmata da inesauribili rapporti sessuali. Lo spettacolo si configura, per¬ ciò, come un insieme di quadri che cinque attori di strepitose capacità espressive compongono di volta in volta. E vediamo un duello rusticano nato dalla gelosia; l'interno di una famiglia m cui il padre, aspettando di vedere alla tv «Perry Mason», si lancia a rimemorare i tempi belli della guerra, del fascismo, dell'antisemitismo. Vediamo l'abbordaggio di una pupa con un'esaltazione dei propri organi amatori quale avrebbe potuto scrivere Omero. Contrapposto a questo sproloquio, ecco quello della ragazza che sogna di diventare un uomo e elenca quel che farebbe lei con una diversa fisiologia non sottoposta alla «maledizione mensile». E restiamo sgomenti, pur divertendoci, quando ascoltiamo il racconto della mamma che, uscendo da un'annosa mestizia sessuale, va al cinema e, al buio, viene abbordata da un giovane. Gli sviluppi, anche questi omerici, sono fisiologicamente prevedibili. La sorpresa arriva quando si accendo¬ no le luci e la donna vede che il giovanotto è suo figlio. A casa gli darà due ceffoni. A casa. Quadri che si inseguono e fanno sì che lo spettacolo possa durare a volontà (ma le due ore di Asti forse sono un po' troppe). Spaccati di vita in cui il grottesco si fonde con una comicità da comica muta. Battute micidiali, violentissime, scurrili fino all'osceno, ma riscattate da un'ironia interpretativa ai massimi livelli. Risultato? Un vero tripudio. Con una lingua cruda fortemente gergale ma piena di memorie classiche, il ritratto di una comunità dominata da sogni, mediocrità e angustie famigliari La formidabile prova di cinque grandi attori Una scena dello spettacolo «East» ambientato nel quartiere più proletario di Londra, tra case appassite, pub afosi, gioventù sbrufferà Sotto il genio guastatore del teatro britannico: Steven Berkoff

Persone citate: Berkoff, Harley Davidson, Perry Mason, Shakespeare, Steven Berkoff

Luoghi citati: Asti, Londra