LA RAMPA NELLA MOLE di Marco Vallora

LA RAMPA NELLA MOLE A PROPOSITO DEL RESTAURO LA RAMPA NELLA MOLE Gianfranco Grltella HO lotto l'articolo di Marco Vallora pubblicato ieri da Lo Stampa sulla Mole Antonelliana e desidero spiegare i criteri e le scelte che hanno guidato la mia idea del restauro realizzato, ci tengo a ricordarlo, con un lavoro di équipe cui hanno partecipato diciannove professionisti di grande valore. La sostituzione dei piloni rientra nella ricerca di un ripristino della spazialità antonelliana. I materiali impiegati, in particolare il legno, già previsto da Antonelli, sono stati richiesti dal Museo del Cinema. Non si è mai utilizzato finto marmo, ma pietre con riferimenti storici precisi, che • ripropongono quell'archetipo di «piazza pubblica coperta» che Antonelli voleva conferire alla Grande Aula. Le nuove opere in acciaio sono totalmente reversibili. Anche scala e rampa sospesa hanno riferimenti tematici con il progetto di Antonelli: vogliono imprimere un vigore ascendente alla costruzione, un dinamismo a vite bloccato dagli interventi degli Anni 30. Valori che si ritrovano nelle scale elicoidali antonelliane (ispirate a Gaudi) inserite all'interno della guglia. Le decorazioni, ancora esistenti non sono di Antonelli ma. di Annibale Rigotti. Le opere in cemento armato Anni 30 contrastano nettamente con l'architettura originaria e sono rimaste incompiute. Già erano state duramente contestate dagli epigoni dell'architetto novarese. Non è certo un vanto della Mole l'ascensore centrale, ma sarà ripristinato con l'indispensabile protezione in vetro già esistente. E per finire vorrei ricordare che per modificare l'originario progetto della Mole, giudicato troppo ardito, venne istituita una commissione di controllo durante la costruzione dell'edificio. A questo proposito, mi piace rileggere un curioso appunto con cui lo stesso Antonelli rispondeva alle critiche: «Chi è liberale fuor dell'usato, si rende amico agli stolti». Responsabile progetto restauro Mole Antonelliana

Persone citate: Annibale Rigotti, Antonelli, Gaudi