Far East, la crisi alle spalle

Far East, la crisi alle spalle INVESTIMENTI f Singapore (quarta Borsa al mondo), Corea del Sud, Malaysia e Indonesia paiono aver imboccato la via della ripresa. E tutti i listini asiatici vanno su Far East, la crisi alle spalle VANNO su. Le immense torri che ospiteranno il nuovo Singapore Stock Exchange, la quarta Borsa al mondo per volume d'affari saranno pronte per l'inizio del XXI secolo, quando la più dinamica società asiatica sarà il polmone finanziario di tutto il Far East per un territorio sterminato e che conta più di mezzo miliardo di. persone. Da gennaio a oggi, la Borsa di Singapore ha messo a segno un rialzo superiore al 30%. Dopo le elezioni, incruente, a Giacarta, ha preso il volo anche il listino dell'Indonesia. «Sarà questo - afferma Mark Moebiuo, guru di Templeton Franklin Investors - il miglior mercato dell'anno in Asia». Senz'altro, però, è il più volatile. La Malaysia, isolata 1 anno scorso dopo la decisione di congelare il debito, torna a rivolgersi con successo a Wall Street con un prestito obbligazionario esaurito nel giro di una sola mattinata. E la Corea del Sud? Pil +4,6% nel primo trimestre, disoccupazione in discesa (da 1 l'8,7al 7,2%), Borsa+25%, CHIAREZZA I FIDUCIA Niente male. In più, a sorpresa, pure il Giappone sembra av8r ingranato la quarta: +1,9% il pil del primo trimestre, più del 7% in chiave annua. «Una frenata dell'economia Usa - commenta Garry Evans, analista di Hsbc a Tokyo può creare grossi problemi all'alta tecnologia giapponese. Ma, a parte questo, le prospettive del Nikkei sono positive. Di quanto? L'obiettivo è quota 19 mila entro la fine dell'anno, ovvero il 10% in più». Eppure, non molti mesi fa il Sol Levante sembrava inghiottito da una recessione senza fine. «Ma da allora - ci dice Charles Clough, capo strategist per il Giappone di Merryll Lynch - sono cambiate molte cose. Non parlo della ripresa, ma del miglioramento del corporate, ovvero dei controlli sulla gestione. C'è più chiarezza, ci possiamo fidare di più». PULIZIA La gente, dopo la grande paura, torna a spendere. Dopo tre anni risalgono ì prezzi delle quote, costosissimo, dei golf club di Tokyo. Due anni fa, di questi giorni, la crisi finanziaria investi la Thailandia. Proprio a Bangkok, dove il rialzo della Borsa, in dollari, s'aggira sul 25%, le autorità hanno messo la Krung Thai Bank sotto la tutela del presidente della Borsa, l'incorruttibile Singh Tangtatsawas. Il manda- to è preciso: ripulire il bilancio senza guardare in faccia a nessuno. E in Giappone è scattato il cordone di sicurezza attorno alla Tokyo Sowa Bank. PRUDENZA DOVEROSA Meglio la cautela, però. «Sono mercati volatili - conferma Khor Hoe Ee, economista dell'autorità monetaria di Singapore - dove i bassi tassi di interesse hanno spinto le famiglie, che vantano quote di risparmio tra il 40 e il 50% del reddito, a tuffarsi in Borsa». Assieme ai privati, poi, c'è la speculazione internazionale: dopo la grande fuga del '97-98, quest'anno i capitali sono ripiombati, rapidissimi (almeno 60 miliardi di dollari) nelle Borse di Far East e Giappone. Ma l'esperienza insegna: gli «hedge funds» possono sparire airimprovviso, soprattutto se il crollo di Wall Street dovrà essere tamponato da quattrini freschi. IL IO PERCENTO Vale comunque la pena di investire una parte dei propri risparmi in questa parte del mondo. «A nostro avvisti - dicono all'asset management di Hsbc a Singapore - il terreno è abbastanza solido. Secon- do i nostri calcoli, l'area avrà bisogno di 100 miliardi di dollari per sostenere i progetti di sviluppo: meno della metà del '97 e meno della metà di quanto chiede l'America Latina. Per giunta, una cifra ampiamente coperta dalle riserve che sono state accumulate in questi 18 mesi». Quanto investire? Non più del 10% dei propri averi, naturalmente, e guardando a una prospettiva di lungo periodo. GESTORI «CALDI» Meglio, per chi vuol diversificare, rivolgersi ai grandi gestori internazionali: Invesco, ma anche Mor¬ gan Stanley, Templeton, Ing, Fleming, Scudder, Fidelity e via dicendo. L'olandese Robeco, controllata da Rabobank, ha lanciato pochi mesi fa un fondo lussemburghese specializzato sulla ripresa del1 Asia. L'«Asian Recovery Fund»ha come benchmark di riferimento l'indice Morgan Stanley Far East. E' a un gestore giapponese arruolato da Invesco, il colosso Usa del risparmio gestito, che spetta l'Oscar del primo semestre del '99: Masato Kawada, alla guida di Invesco Nip Entas (specializzato in piccole e medie imprese) ha realizzato addirittura una performance del 55,2%. L'AMICO ITALIANO A Singapore, intanto, le torri della Borsa crescono. Il rivestimento delle immense facciate lo cura una società quotata sul posto, la Permasteelisa Asia, controllata dalla capogruppo di Treviso che, tra pochi giorni, farà il suo esordio in Piazza Affari. A Singapore la quotazione di Permasteelisa, dopo un lungo purgatorio, si è ormai risollevata oltre i prezzi di collocamento (proprio alla vigilia della crisi) con un «rush», nel '99, superiore al 50%. Anche questo può essere un messaggio di buon augurio per l'Europa, [u.ber.] COREA DEL SUD + 39,7 FONTE: ECONOMIST INTELLIGENCE UNIT (DATA STREAM) INDICATORI ECONOMICI 1998' 1999' POPOLAZIONE: 46,33 MILIONI (1998) ECONOMIA: PIL(real%Yoy) -M 33 INFLAZIONE (%) 73 8,7 ESPORTAZIONI (US S mid) 114,3 1033 IMPORTATION 1 (US S mid) 79,10 73,60 PARTITE CORRENTI (% del PIL) 6,9 43 RISERVE VALUTARIE 34,3 ESCL. ORO (US $ mid) seHembre OEBITO ESTERO (US $ mid) 133,1 143,9 CREDI f RATING (debito estorq ùlunqo temutici PIL us $ 301 mid (1998) | stanpa.rr.a.po.q.r5 Rife. ITl 1 1 1 ■HIIMIIIimillM MOODY S Bp! PERFORMANCE %d^ p^SA WAN COREANO(K«W) in valuta locale in S REGIME Dl CAMBIO F.t. + 37,ft + 39,7 CONVERT JBlIifA' COMpfUTA" THAILANDIA + 30,8 One** «1,1S MILIONI (199«) "Dciti stinicm I ECONOMIA INDICATORI ECONOMICI 1998" 1999* CREDIT RATING (debito esloro o lu/iqo termine P'L us S lift mid (1998) 1 sjakirmp.mqqr5. M§. I.I.I 1 l.liRRMUIUMJMBBBMBMiiJJi ||||||_||||| MOODY'S. RfLl PERFORMANCE % DAL ""/12 ""s' DIVI^ A , B^J»ft?iS jn valuta locale in 5 REGIME Dl CAMBIO CAMBIO GOVERNATO +333 + SSV*- CONVERTIBILITA' PUNA MALESIA + 27,9 POPOLAZIONE: 33,33 MILIONI (1998) PI! US S 63,4 mld (1998) *'Duli stimoli PIL (reol % Yoy) -3,3 -1,0 INFLAZIONE (%) S3 S3 ESPORTAZIONI (US S mid) 71,6 733 IMPORTAZIONI (US S mid) 6S,3 66,1 PARTITE CORRENTI (% del PIL) -3,3 -3,1 RISERVE VALUTARIE 14,38 ESCL. ORO (US $ mid) agosto DEBITO ESTERO (US $ mid) 43,7 45,6 borsa performance % dal 31/12/78 in valuta locai» in $ + 37,9 + 37,9 stmpard.c\poor:s MOOPI'S. DIVISA _______ REGIME DI CAMBIO CON VE RtiBI LlfÀ MB., Baa3 RING ITT (MYR) UBÈRA FLUTTUAZIONE PIÈNA HONG KONG + 23,9 ■ •3* MILIONI fi 998) POPOLAZIONE: "Dati stillici!! INDICATORI ECONOMICI 1998" "1999" Hfiti^MM CREDIT RATING (dobilofislcrò a lungo termine PILUS $ 17S mid (1998) STANDARDf.POOR'S ... .'..'A' ■■IIMIBSMBMBJSSSSMSMtSMSM MOODY S A3 PERFORMANCE %TDrT^fUWB^^^ P-IV'SA , .ffiMI"! irTvaluta local. in $ REGIME Dl CAMBIO ANCORATO Al DOLLARO + 34 + 33,9 CONVERT IBILIIA? ] PIENA