MATRIMONI EBRAICI

MATRIMONI EBRAICI 46 MATRIMONI EBRAICI In visita con il rabbino alla mostra fotografica CENTO fotografie, documenti, oggetti ed abiti: ecco «Ieri sposi, matrimoni ebraici in Piemonte». La mostra, che percorre la storia da fine '800, resterà aperta fino al 30 giugno nella Galleria del Tempio Piccolo in piazzetta Primo Levi. Voluta e pensata dalla Comunità torinese e dall'Archivio storico Benvenuto e Alessandro Terracini per ricordare il rabbino Dario Disegni a trent'anni dalla morte, si arricchisce ora di una visita guidata dal rabbino Alberto Somekh: l'appuntamento è per martedì 22 giugno alle ore 21. Una lezione per illustrare il senso del matrimonio ebraico attraverso immagini. Parteciperà Luisa Sacerdote che insieme a Giulio Disegni, Anna Vitale e Tania Coen ha curato la mostra. Il materiale è stato raccolto in catalogo dalla Fondazione Italiana per la Fotografia, testimonianza unica in Europa. Quale l'essenza del matrimonio nella vita di un uomo e di una donna ebrei? Scrive il rabbino Alberto Somekh: «Fedeltà e continuità sono due valori imprescindibili per la tradizione ebraica. Il matrimonio è insieme metafora di fedeltà e continuità. Se il popolo ebraico non perpetua se stesso, il suo messaggio si arresta e 'diviene inutile». Richiamo alla procreazione, ma anche al non essere soli. Per capire meglio, un pannello ricorda il percorso degli ebrei in Piemonte: 600 anni di dura e orgogliosa sopravvivenza attraverso antiche persecuzioni, l'emancipazione nel 1848, la tragedia della Shoah, il ritorno alla vita. Ecco 1 tre momenti del matrimonio. Shiddukhin quando si dichiara l'intenzione di sposarsi, una sorta di fidanzamento. Poi al Tempio, la cerimonia: sotto la Chuppah, baldacchino che simboleggia la futura abitazione, si celebrano i Qiddushin (le benedizioni, la consegna dell'anello alla sposa e la lettura della Ketubbah con gli obblighi del marito) e i Nissuin che suggellano l'unione della coppia con le sette benedizioni. La festa con i parenti, il viaggio. Una severa fotografìa del 1882 ricorda Eugenio e Emilia Falco in viaggio di nozze, una del 1903 il giovane rabbino Dario Disegni e la sua sposa Elvira Momigliano. Via via le altre segnano tempi magici e tempi tremendi. Possono ancora sorridere nel 1910 Angelo Morello e Olga Segre. Più difficile farlo nel febbraio del '38 quando Sion Segre Amar e Giorgina Lattea, belli e eleganti, escono sposi dal Tempio Grande. Così come è stato nel 1934 per Donato Disegni e Nennella Valabrega e nel dicembre di guerra (1940) per Bruno e Germana Levi. Persecuzioni, bombardamenti che colpiscono anche il Tempio. I primi matrimoni di pace nel luglio 1945: le nozze di Giorgio Treves e Michelina De Leon sono all'aperto perché l'interno è in macerie. L'orario della mostra è il seguente: domenica dalle 10 alle 13; lunedì, mercoledì, giovedì dalle 15,30 alle 18,30; martedì dalle 15,30 alle 21,30. L'ingresso è libero. Maria Valabrega Un matrimonio ebraico del1958 celebrato al Tempio Grande

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