Pidocchi degli uccelli eredità dei dinosauri

Pidocchi degli uccelli eredità dei dinosauri PALEONTOLOGIA Pidocchi degli uccelli eredità dei dinosauri SE il vostro «marino si gratta ha tutte le ragioni. Le penne degli uccelli - polli compresi - sono infestate da una grande varietà di acari, pidocchi e pulci: alcuni si nutrono di frammenti della cute e delle penne, altri di batteri che qui alloggiano, altri degli essudati delle ghiandole, altri ne succhiano il sangue, mentre altri ancora si sono inseriti in questo ricchissimo "ecosistema con il ruolo di predatori della corte di parassiti. Questo pesante fardello nel manto degli uccelli è sempre stato oggetto di notevole meraviglia per i biologi, che tuttavia lo giustificano come il risultato di una lunghissima storia evolutiva. In altre parole durante i cento e più milioni di anni di evoluzione degli uccelli, un notevole numero di parassiti avrebbe avuto il tempo di evolvere gli adattamenti necessari per insediarsi fra le strutture della copertura esterna ricavandone ogni sorta di cibo. Nessuno però immaginava che si dovesse risalire fino ai dinosauri per trovare le radici di tutta la storia. Invoce il fossile di una penna risalente a 120 milioni di anni fa sembra indicare proprio questo: gli uccelli avrebbero ereditato il loro corredo di parassiti direttamente dai dinosauri pennuti dai quali discendono. Rinvenuta nella Orato Formation del Brasile nordorientale in rocce dell'inizio del Cretacico, la penna ha 85 millimetri di lunghezza, 11 di larghezza, è leggermente asimmetrica, e mostra nella parte meglio conserva¬ ta un centinaio di microscopiche sferette del tutto simili a un grappolo di uova di acari. Al microscopio elettronico a scansione rivelano infatti di possederne le dimensioni e la struttura: sono sufficientemente piccole (50 micrometri), cave all'interno, e, come le uova di acari, aderiscono alla rachide e alle barbe della penna. La morfologia così definita e il fatto che si trovino esclusivamente sulla penna fa escludere che si tratti di artefatti originati nel processo di fossilizzazione o durante la formazione della roccia sedimentaria in cui il fossile si trova. Quanto all'attribuzione, sarebbero da escludere le uova degli altri parassiti più comuni degli uccelli, pulci e pidocchi. Le prime perché di solito non vengono deposte sul corpo degli ospiti, 'mentre le uova dei pidocchi hanno dimensioni dieci volte maggiori di queste microscopiche sferette cave e per di più si presentano con una forma allungata. Se dunque gli acari infestavano gli animali pennuti già 120 milioni di anni fa, diventa comprensibile il fatto che oggi esistano ben 50 famiglie di questi aracnidi specializzate con differenti ruoli come parassiti esclusivi del piumaggio degli uccelli. Ma a chi apparteneva la penna che in un tempo così lontano aveva già il suo fardello di parassiti? Un reparto isolato, che non sia accompagnato da un altro elemento di riconoscimento, come uno scheletro, un osso, un'impronta, generalmente è un rompicapo per i paleontologi. Quello che questo fossile può indicare è che l'associazione fra penne e parassiti doveva essere iniziata da molto tempo e forse risalire anche a più di 140 milioni di anni fa. Nel nostro mondo le penne sono una caratteristica unica ed esclusiva degli uccelli, come lo sono le ossa cave e leggere e l'abitudine di covare le uova. Ma 140 milioni di anni fa, nel mondo del Mesozoico, quando le terre brasiliane combaciavano con quelle africane e i continenti erano più vicini rispetto alla posizione attuale, le caratteristiche che oggi assegniamo esclusivamente agli uccelli erano presenti in alcuni dinosauri. Solo fino a cinque anni fa questa affermazione sarebbe stata considerata priva di ogni supporto scientifico. Le uniche penne note erano quello di Archaeopteryx, il dinosauro uccello che ancora conservava molti caratteri rettiliani. Ma le recenti scoperte cinesi di Protarchaeopteryx e Caudipteryx, i dinosauri coperti da un piumaggio che risalgono a circa 140 milioni di anni fa, allargano l'orizzonte delle interpretazioni posssibili della lunga storia dei parassiti esterni degli uccelli. Protarchaeopteryx e Caudipteryx erano indubbiamente due specie di scattanti dinosauri corridori di modeste dimensioni, lunghi circa una settantina di centimetri, che per le strutture anatomiche mostrano di essere parenti stretti dei feroci Velociraptor, famigliarmente chiamati Raptor da Spielberg in «Jurassic Park». Ebbene, se Spielberg dovesse girare il film oggi, probabilmente coprirebbe i suoi Raptor di un piumaggio colorato: così infatti dovevano essere Protarchaeopteryx e Caudipteryx, a giudicare dagli splendidi fossili che ci sono arrivati di loro. Protarchaeopteryx aveva il corpo coperto di piume e un insieme di penne disposte a ventaglio sulla punta della lunga coda. Caudipteryx, anch'esso coperto di piume, presenta una serie di penne attaccate sul secondo dito della mano. In questi animali, che di sicuro non erano in grado di volare, il piumaggio probabilmente aveva una funzione isolante, per mantenere costante la temperatura corporea. L'analisi filogenetica pone questi due dinosauri, che sono stati assegnati ai Maniraptora, sulla linea evolutiva che porta agli uccelli: avrebbero seguito di poco i Velociraptor, e preceduto Archaeopteryx. Se dunque intorno a 140 milioni di anni fa sulla superficie delle terre emorse scorrazzavano diversa specie di dinosauri pennuti, è probabile che una corte di parassiti avesse iniziato a sfruttare le diverse risorse di questa nuova copertura. Forse quei dinosauri, afflitti dal prurito per gli ospiti alloggiati fra le penne, si grattavano già come il vostro canarino. Maria Luisa Bozzi Deduzioni dopo il ritrovamento di una penna fossile Scienze della Vita ìugcelli auri la* "Sópra la ricostruzione deH'Arcrioeopteryx lithogrophica e a sinistra la sua immagine impressa nella pietra Deduzioni dopo il ritrovamento di una penna fossile anatomiche mostrano di essere parenti stretti dei feroci Velociraptor, famigliarmente chiamati Raptor da Spielberg in «Jurassic Park». Ebbene, se Spielberg dovesse girare il film oggi, probabilmente coprirebbe i suoi Raptor di un piumaggio colorato: così infatti dovevano essere Protarchaeopteryx e Caudipteryx, a giudicare dagli splendidi fossili h i rii di lIN BREVIscriziondi InteraC'è tempoper iscrivezione dellaneo di specformazionla secondaTorino, viaTelefono: 0335-84.8biennali, oversità, Poto AvogadrSant'Ottav8.30-17.30nella primottobre. tp://hal900Greenp la* 1 "Sópra la ricostruzione deH'Arcrioeopteryx lithogrophica e a sinistra la sua immagine impressa nella pietra

Persone citate: Maria Luisa Bozzi, Spielberg

Luoghi citati: Brasile