Arriva il «Porta a porta» dei coatti di Fulvia Caprara

Arriva il «Porta a porta» dei coatti Borgatari protagonisti in una diretta firmata da Giusti, il 9 luglio su Raidue Arriva il «Porta a porta» dei coatti Con Verdone e Chiambretti padroni di casa Fulvia Caprara ROMA E' dedicato all'universo coatto, al suo massimo cantore Carlo Verdone, ai suoi più celebri rappresentanti, da «er cipolla» a «er piotta», l'appuntamento intitolata «Orgoglio coatto» in onda in diretta in prima serata su Raidue il 9 luglio. Strutturata, spiega Marco Giusti che no è responsabile insieme con Piero Chiambretti, nientedimeno che sul modello del seguitissimo «Porta a porta» di Bruno Vespa, quindi con la liturgia del campanello che suona, della porta che si apre e di alcuni invitati che arrivano in studio a sorpresa, per dare il loro contributo al momento opportuno, la trasmissione andrà in onda dal tempio del varietà Rai, il «Delle Vittorie». Ma al posto dei soliti notabili e delle signore fresche di parrucchiere, siederanno stavolta i rappresentanti del popolo coatto, provenienti dai quartieri romani d'ori¬ gine (Garbatella, Torbellamonaca e via dicendo). «Facciamo entrare nel "palazzo" - dice il direttore della seconda rete Carlo Freccerò - quelli che normalmente ne sono esclusi. E in più, in quest'occasione, il "palazzo" è il, anzi "er" Delle Vittorie». A Carlo Verdone tocca il ruolo del super-esperto: «Vorremmo dice Giusti - che fosse lui ad animare la serata, sia presentando la galleria dei suoi eroi, sia proponendo al pubblico storie, ricordi e numeri sul tema». Insieme con «l'agitatore» Chiambretti, il regista di «Viaggi di nozze» dovrebbe anche orchestrare, il dibattito nel quale verranno analizzati i vari comportamenti: il coatto e l'amore, il coatto e il lavoro, il coatto e il tempo libero. Ospiti della serata solo personaggi che hanno abbracciato la fede coatta: da Valerio Mastandrea a Claudia Gerini, da Manuela Ardiri a Ricky Memphis, da Alex Urini a Roberto D'Agostino. In scena anche i gruppi musicali prediletti dai protagonisti dello show, i nuovi «rapper» coatti in ascesa nella capitale. E poi contributi fumati, video, collegamenti con i quartieri ad alta densità coatta, considerazioni filosofiche sull'argomento. «L'idea - chiarisce Giusti - è definire gii stati generali del mondo coatto, parlare dell'universo della periferia romana che prende piano piano il sopravvento sulla cultura degli intellettuali».

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