UN MAGICO LABIRINTO
UN MAGICO LABIRINTO UN MAGICO LABIRINTO Da Cabiria a Star Trek Vallegro set di Confino TORINO ERANCOIS Confino, l'architetto svizzero a cui e affidato l'allestimento del nascente Museo del Cinema, è un uomo d'entusiasmo. Lo sa che le cose saranno difficilissime, tra polemiche, critiche e siluri, quasi un sibilante film da 007, misteriosamente paracadutato sul Po. Ma deve essere proprio quello che lo eccita: «Io vado per la mia strada, convinto che si potrà fare qui il museo più bello del mondo». Stimolato dal prodigio tecnologico di Antonel¬ li (tra l'altro quasi coevo all'invenzione del cinema) ed ora deciso a scavalcare i problemi che questo già discusso restauro gli potranno provocare: «non voglio aggiungere altra benzina, anche perché le difficoltà sono sempre stimolanti, ti aiutano a pensare di più». Lui che è celebre soprattuto per alcune bellissime mostre spettacolari, come Cité-Cinés e che ha anche ripensato la casa museo del compositore Satie, costruirà nel cuore movimentato di questo eccentrico carapace vuoto una sorta di percorso labirintico e gioioso, un po' didattico un po' spettacolare, in cui gli appassionati potranno ripercorrere le tappe tecniche ma anche immaginarie, attraverso cui un film si costruisce: dalla sceneggiatura al montaggio. Una sorta di libera e sconsacrata via crucis allegra, che si dipanerà tra micro-padiglioni abbarbicati alle murature e cappelle monografiche, dedicate all'Eros, all'Immaginario, all'Assurdo. Finché, come in un film di Cocteau, o nella Palla n. 13 di Buster Keaton, si varcherà la soglia dello schermo, passando al di là dello specchio, a guardare un film dall'altra parte dello sguardo. Intanto, a livello dell'aula centrale, grandi proiettori si sfideranno presentando film nella loro completezza: ma quasi a parodiare lo choc abituale della pubblicità, frequenti interruzioni, permetteranno ad altri proiettori nascosti di rovesciare sulla cupola effetti speciali e larve d'immagini, che restituiranno alla Mole quel suo fascino di antro muscoso che il restauro pare aver un po' mitigato. Per parafrasare dei titoli celebri: dalle Mani sulla Mole al Mille e una notte del Cinema. [m. villi.)
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