Bush Jr: astinenza è bello di Franco Pantarelli

Bush Jr: astinenza è bello Il futuro candidato repubblicano alla Casa Bianca: evitate il sesso, il futuro sarà più felice Bush Jr: astinenza è bello Appello del rivale di Gore ai giovani Franco Pantarelli NEW YORK George Bush Junior sarà incerto su molte cose, ma per quanto riguarda il sesso non ha dubbi: i giovani non devono praticarlo. Il figliolo dell'ex Presidente, nella sua corsa a occupare il posto che fu di suo padre, si è presentato l'altro ieri davanti ai ragazzi di una scuola del South Carolina con un messaggio esplicito: l'attività sessuale deve cominciare il più tardi possibile perché «fa male». Il pubblico giovanile presente (ben lontano in quello Stato del Sud dall'irriverenza della Pennsylvania, dove anni fa alcuni scolari chiesero a Bill Clinton se preferisse gli slip o le mutande a calzoncini ha preso per buono il suo suggerimento e lo ha applaudito con apparente convinzione. Il South Carolina è lo Stato che «fornisce» più aderenti al «movimento per la verginità», formato da giovani che praticano l'astinenza, sono fieri di farlo e lo gridano ai quattro venti invitando gli altri a seguire il loro esempio. Quindi «Bush il giovane» aveva scelto con cura il luogo da cui lanciare il suo messaggio e poco dopo l'agenzia di pubbliche relazioni che «cura» la sua immagine ha diffuso un comunicato in cui un certo Iyd (Istituto per lo sviluppo della gioventù) lodava Bush per il suo coraggio, spiegava che chi fa l'amore troppo presto poi avrà più malanni degli altri nella vita adulta e si augurava che «tutti gU altri candidati alle elezioni del 2000» facessero proprio questo messaggio. La «strategia», insomma, sembra chiara: agitare questo problema, cui i genitori dei ragazzi sono piuttosto sensibili, e costringere gli altri candidati a «pronunciarsi», magari andandoli a «stanare» con qualche domanda nei loro innumerevoli interventi pubblici. Se si diranno di parere opposto, li si potrà attaccare come fautori del sesso-selvaggio'(cosa su cui per esempio Al Gore, sebbene abbia già cercato di distiguersi dal suo capo Bill Clinton, potrebbe risultare vulnerabile); se si diranno/d'accordo, si potrà sempre dire che stanno semplicemente seguendo la «leadership» di George Bush. Il quale del resto, anche se formalmente sta ancora «esplorando» la possibilità di candidarsi, la sua leadership ce l'ha già. L'ultimo sondaggio compiuto l'altro ieri lo vede sopravanzare Al Gore di 18 punti percentuali: 55 a 37. Un risultato consistente che oltre tutto ha il pregio di essere praticamente identico a quello di un sondaggio compiuto due mesi fa e perfino a quello del febbraio dell'anno scorso, quando le sole elezioni di cui si parlava erano quelle di «mezzo termine» che erano state tenute da poco. Questo vuol dire che il favore di cui gode il figlio del «vincitore della Guerra del Golfo» è decisamente stabile e che l'annuncio ufficiale della candidatura di Al Gore, fatto pochi giorni fa nel Tennessee, non ha avuto nessun effetto sui potenziaU elettori. «E' troppo presto, la maggior parte degli elettori dedica ancora scarsissima attenzione alle elezioni», avverte John Zogby, uno dei «maghi» dei sondaggi. Ma intanto questi risultati, uniti al fatto che il tema della verginità giovanile risulta «promettente», sono probabilmente destinati a far piovere nelle casse della campagna di George Bush Jr. ancora più soldi. Oltre tutto, quando si guarda dentro al suo partito (oltre a lui ci sono già altri 10 candidati) la sua situazione non potrebbe essere più rosea. Il 50 per cento dei consensi è per lui e il restante 50 per cento è equamente diviso fra tutti gli altri: l'8 per cento al senatore John McCain, il 5 a Pat Buchanan, il 4 a Dan Quayle e così via. Il discorso davanti a una folla di studenti nella South Carolina «La si insegni nelle scuole come si fa per la contraccezione» L'ultimo sondaggio vede il figlio dell'ex presidente sopravanzare il vice di Clinton di diciotto punti percentuali George Bush Jr canta «Grand Old Fl.ig in una scuola del Massachusetts

Luoghi citati: Massachusetts, New York, Pennsylvania, South Carolina, Tennessee