Papi: «I concorrenti? Sono storie umane» di Simonetta Robiony

Papi: «I concorrenti? Sono storie umane» Riparte su Canale 5 «Beato Ira le donne» Papi: «I concorrenti? Sono storie umane» Nelprogramma una gara tra famiglie Ingiuria, Ivana Trump e Lorena Bobbit Simonetta Robiony ROMA Riparte venerdi, su Canale 5, «Beato tra le donne», il program mone che ha fatto la fortuna di Bonolis imponendolo definitamente come macina ascolto della tv anni novanta. Ma stavolta, arrivato alla quinta edizione, riparte con Enrico Papi al comando, ex acchiappavip, ex importatore di pettegolezzi rosa, ex animatore di «Sarabanda», promosso alla prima serata, sia pure estiva, di Canale 5. Non è un caso se la struttura della trasmissione, pur restando fedele alla gara tra ragazzoni di bell'aspetto, è stata modificata con l'introduzione della figura della mamma. La mamma, italica e non, o in sua vece, la zia, la nonna, una anziana cugina, accompagneranno infatti ì dieci concorrenti magnificandone le doti e battendosi per la loro vittoria. In più, nel ruolo di mamma del ragazzo Enrico Papi, è stata convocata l'attrice Anna Mazzamauro, signora del nostro teatro leggero alle prese quest'estate con una commedia di Plauto ma anche indistruttibile protagonista della serie «Fantozzi» di cui sta girando l'ennesimo capitolo accanto a Villaggio. In più, a presiedere la giuria di questo «Beato tra le donne» sono state convocate alcune madame di nome, quelle che Papi definisce «donne internazionalmente note», che si sottoporranno a una intervista di papi: da Lorena Bobbit, l'eviratrice del consorte, a Ivana Trump, la divorziata multimiliardari;!, da Latoya Jackson, sorella del super-pop Michael, a Sarah Fergusson, Fergie la rossa, ex nuora della regina Elisabetta. Incerta la presenza di Catherine De Enrico Papi e A a Mazzamauro preteso una lista di domande scritte da valutare con cura. Assente Monica Lewinski perché nessuna domanda, per quanto maliziosa, potrebbe svelare aspetti tuttora oscuri della sua relazione con il presidente Clinton. Incredibile Papi. Se lui è un presentatore televisivo Costanzo, per la sua abilità di intervistatore, è Socrate mentre Pippo Baudo, per erudizione e memoria, è Pico della Mirandola. «Sarà un programma per famiglie», dichiara più volte il giovane Papi, autodefinitosi ragazzo all'antica, molto legato ai suoi cari, specialmente da quando è sposato. «Vorrei davanti al video le nonne, i bambini, quelli che non vanno in vacanza, quelli che scelgono di stare a casa. A differenza di tanti che fanno televisione, io sono quello che ero: un tipo ruspante, genuino», precisa puntiglioso, come se la genuinità, fuori del campo alimentare, rappresentasse un valore in sè. Differenze con il «Beato tra le donne» di Bonolis? «Siamo diversi, diversissimi. Anche nel ritmo. Per Bonolis il concorrente è un numero, per me è una storia umana». E' un'accusa a Bonolis? «No, ma credo che il pubblico non meriti programmi irriverenti. Chi sta a casa non è un pezzo di share. E infatti io gli ascolti non voglio neanche saperli. Chi sta a casa, anche se fa massa, ha nome e cognome e io voglio trattarli rispettandoli, perché non sono un vero uomo di televisione». Però la fa.-, «La faccio pe» dare jUggria a chi non ce l'ha'e fargli sentire la mia spontaneità»*. Una missione, la sua? «In un certo senso. Voglio parlare al cuore delle persone. Se mi riesce bene, se no me ne vado in campagna a fare il contadino». Enrico Papi e Anna Mazzamauro

Luoghi citati: Pico, Roma