IL DIALOGO IMMAGINARIO DELLA BINDI CON I MALATI di Luigi La Spina

IL DIALOGO IMMAGINARIO DELLA BINDI CON I MALATI NON CE'STATO CONFRONTO IL DIALOGO IMMAGINARIO DELLA BINDI CON I MALATI Giovanni Moro CARO direttore, ho letto con un certo stupore la lettera con cui domenica 20 giugno il ministro della Sanità Rosy Bindi replica alle critiche espresse da Luigi La Spina su questo giornale, critiche che peraltro condivido, perché considero la riforma appena varata viziata da un assurdo centralismo burocratico e ad alto rischio, o di analizzare il servizio sanitario, o di restare del tutto inattuata. Lo stupore deriva dal carattere assolutamente falso di alcune affermazioni fatte dal ministro. La più importante di esse è che durante la preparazione della riforma ci sia stato un dialogo, oltre che con il Parlamento, le istituzioni sanitarie e i professionisti, anche con i cittadini. Poiché dirigo il movimento a cui fa capo il Tribunale per i diritti del malato, la più importante iniziativa italiana ed europea di tutela degli utenti dei servizi sanitari, parlo con piena cognizione di causa. Il confronto con - i cittadini sbandierato dal ministro non c'è stato affatto. Anzi esso è stato ostacolato in tutti i modi. Basti pensare che fino alla sua penultima versione, nel testo non c'era traccia delle norme sulla partecipazione civica previste dalla delega data dal Parlamento al Governo e sulle quali il Tribunale per i diritti del malato aveva formulato una proposta articolata e soprattutto basata sulla realtà. Perché tali norme entrassero nella versione finale c'è voluta una impuntatura del Parlamento e soprattutto una campagna di informazione dei cittadini condotta con un volantino distribuito davanti agli ospedali di circa 200 città italiane prima delle elezioni europee e amministrative e inviato per conoscenza al presidente del Consiglio e al segretario del partito del ministro della Sanità. Leggo che ora il governo presenta queste norme sulla partecipazione dei cittadini come un suo fiore all'occhiello. Ma come si fa a vantarsi di qualcosa che si è combattuto fino all'ultimo minuto? E perché, poi, ci si stupisce di aver perso le elezioni? Segretario nazionale di Cittadinanza Attiva - Mfd

Persone citate: Giovanni Moro, Rosy Bindi