Pariani

Pariani Pariani Come Beethoven per gli alieni Laura Pariani IN un romanzo di fantascienza, La nuvola nera, un enorme ammasso d'idrogeno, organizzato _ come un organo pensante, invade il sistema solare. Professori di più nazioni si mettono in contatto con questa Nuvola intelligente, cercando di forzarla a parlare col sottoporre alla sua attenzione varie enciclopedie. Lei, la Nuvola, trova tutto questo un po' noioso. Soltanto quando le trasmettono una sonata di Beethoven, la Nuvola sente nascere dentro di sé il primo vero moto di interesse a comunicare con noi... Perché la prendo così larga? Che c'entra questo con la scrittura dei ragazzi d'oggi? Forse nasce dalla mia abitudine d'insegnante a spiegarmi con esempi tratti dai libri. Gli studenti mi arrivano in prima superiore disgustati dall'attività di lettura e profondamente sospettosi verso la scrittura; nella testa un fuftigno di mille informazioni tra cui non si riescono a districare, ma poveri di parole con cui dire perfino il loro disagio. Insomma a me, che vivo di libri, pare d'aver davanti degli alieni. Non ho ricette sicure per sorprendere questi ragazzi marziani e stanarli dal loro silenzio inquietante. Mi auguro che la cosiddetta terza prova, che rappresenta la novità più grande dell'esame di maturità di quest'anno, non diventi la ripetizione del tradizionale tema o un duplicato dell'esame orale, e possa avere quindi là funzione dirompente della Hammerldavierdi Beethoven.

Persone citate: Beethoven, Laura Pariani, Pariani