Rivoluzione nel Consiglio Comit di Valeria Sacchi

Rivoluzione nel Consiglio Comit Della Valle costringe l'assemblea a dimetterlo. Entrano Ciani, Gavazzi, Maurizio Romiti e Carlo Pesenti Rivoluzione nel Consiglio Comit Lucchini presidente, Guaschi amministratore Valeria Sacchi MILANO Non fosse stato per Diego Della Valle che si è rifiutato di presentarsi dimissionario all'assemblea Comit anche dopo aver appreso di essere rimasto unico consigliere in carica, il presidente Luigi Lucchini (che aprendo i lavori aveva dichiarato pure lui l'intenzione di rimettere il mandato), si sarebbe trovato solo sul palco ad affrontare gli azionisti, convocati per votare la «revoca degli amministratori» e la nomina dei nuovi. Due proposte passate a grande maggioranza dopo un'assemblea di oltre sei ore. L'ostinazione di Della Valle, peraltro anticipata nei giorni scorsi ma forse non prevista, ha costretto infatti i soci a esprimersi anche su! primo punto all'ordine del giorno, unica via per mandare a casa ii padrone della Tods'. Anche per questo motivo gran parte dell' assemblea è stata assorbita dal dibattito sull'opportunità del ribaltone voluto da Mediobanca, con azionisti schierati sui due fronti, ed ha permesso allo stesso Della Valle di difendere l'operato del vecchio consiglio e di chiarire la sua posizione. Alla fine revoca e nomine sono passate con tanti voti, la prima con il 34,7% del capitale sul 47% presente, le seconde con il 30% sul 40% presente. Su proposta dell'avvocato Enrico Giliberti rappresentante del «patto del 5 maggio» che raccoglie il 24,31% del capitale Comit, sono stati riconfermati Lucchini, Gianfranco Gutty, Giuseppe Lignana, Axel Von Kuodorffer e sono entrati cinque nuovi consiglieri: Carlo Ciani (Sai), Aldo Civaschi (nuovo amministratore delegato), Roberto Gavazzi (Fondiaria), Carlo Pesenti, figlio di Giampiero fi Maurizio Romiti(Hdp). Quattro i nomi indicati da Lucchini, tutti ripescati dal consiglio uscente: Michel Francois-Poncet (Paribas), Giacomo D'Ali Staiti, Giancarlo Cerutti e Klaus Peschek. Quanto aljdimenticato Luigi Fausti, ex presidente Comit decapitato per insubordinazione nell'autunno scorso e proposto da un solitario azionista, è stato ripescato alla fine per la presidenza onoraria, dunque fuori dal consiglio, su suggerimento del- lo stesso Giliberti. La distribuzione delle cariche nel consiglio seguito all'assemblea ha riconfermato Lucchini alla presidenza, Gutty alla vicepresidenza, assegnando alla poltrona di amministratore delegato a Civaschi, un ex Comit passato tre anni e mezzo or sono alla Popolare di Verona. I consiglieri hanno poi riassegnato ai vertici il mandato a «proseguire l'approfondimento del progetto di integrazione con Intesa». Tornando alla assemblea, nel corso della quale Lucchini ha dovuto faticare non poco a tener calmi gli animi e a rispondere a qualche attacco, si è stagliato ancora una volta (la «prima assoluta» era stata all'assemblea di bilancio del 28 aprile) il cavaliere solitario Diego Della Valle. Chiamato da diversi azionisti a spiegare il perchè dello sue «non dimissioni», dopo aver detto di com¬ prendere e rispettare le ragioni dei colleghi dimissionari Della Valle ha ammesso: «Mi sono trovato in una situazione difficile, ma la dignità ha imposto la fermezza». Il padrone della Tods' ha poi difeso' l'operato del vecchio , consiglio, dei due amministratori, Alberto AbeUi e Pierfrancesco Saviotti (a lui si è associato Lucchini), definendo il ribaltone in Comit un atto inutile, dettato dal «panico» di un certo personaggio (Vincenzo Maranghi, amministratore delegato di Mediobanca ndr), una «persona assolutamente inadeguata e avvezza a pensare male, che è stata presa dal panico pensando che ci fossero com- Elotti per spostare gli assetti ancari. Il complotto non esisteva, i fatti lo hanno dimostrato, volevamo solo difendere il mercato e la banca». Conclusione: «Sono partiti con le truppe cammellate e i cannoni per non andare da nessuna parte». Dopo aver ricordato che i no a Bancaroma e la richiesta di miglioramento della proposta Unicredit erano stati votati dall'intero consiglio, e che dall'intero consiglio e venuto nell'ultima riunione «un imprimatur importantissimo» nei confronti di Intesa di cui si dovrà tener conto, Della Valle ha rivendicato il fatto che «da questa esperienza il vecchio consiglio deve uscire orgoglioso, perchè è stata una vittoria del mercato». «Prima - ha ricordato - tutto si decideva con una telefonata. Ora hanno dovuto fare uno spargimento di sangue e convocare una assemblea. Qualcuno una volta sosteneva che le azioni si pesano e non si contano, ma da quante ne hanno dovuto comperare negli ultimi mesi è evidente che ora le azioni, o le hai o non conti niente». Insomma tanto rumore per nulla. E del resto, ha aggiunto profeticamente, «tra un paio di mesi ci sarà un secondo passaggio». Effettivamente, guardando al risultato finale, alla fatica e ai quattrini spesi per mettere insieme il «nuovo sindacato Comit», il prezzo appare sproporzionato. Aparte la decapitazione degli amministratori delegati, la campagna di piazza Scala si è risolta con la sostituzione di tre consiglieri, tutte persone stimatissime: Vincenzo Sozzani della Pirelli (primo a dimettersi), Giuseppe Stefanel (secondo a dimettersi), e il «cavaliere solitario» Della Valle, imprenditore di successo. Luigi Fausti torna a piazza della Scala con la nomina di presidente onorario Confermati Gutty, Lignana e Von RuedorfTer Lasciano l'incarico Sozzani e Stefanel LA NUOVA COMIT I SOCI Dati In percentuale Gruppo Generali Commerzbank Intemat Deutsche Bank Santoni And Bemstein Piriba» Hdp San paolo-Imi Gefim Fondiaria Afttenimento Corneo • al 16 giugno ILCDA CONFERMATI Luigi Lucchini Gianfranco Gutty Alex Freiherr Von RuedorfTer Giancarlo Cerutti Michel Francois-Poicet Giancarlo D'Ali Stai;! Klaus Peschek Giuseppe Ugnarla msmm SOTTRATI AMoOvascN . Carlo Pesenti Cado Ciani Maurizio Romiti Roberto Gavazzi Presidente onorario: Luigi Fausti Sai Luigi Lucchini ancora ai vertici della Comit

Luoghi citati: Milano, Staiti, Verona