LA PARTITA E' SOLO RINVIATA di Augusto Minzolini

LA PARTITA E' SOLO RINVIATA LA PARTITA E' SOLO RINVIATA Augusto Minzolini Eallora, tutto a posto? Dopo la tempesta del voto del 13 giugno, la moda delle dimissioni di massa e la contro-moda delle riconferme di massa, tutto sembra risolto. I patemi di An sono stati spazzati via dal «me ne vado» di Fini, seguito da un deciso «no, resto». Stesso discorso si può fare per Bossi. Altri partiti in crisi come i verdi e i popolari si sono affidati a quella panacea per tutti i mali che è un congresso. E sempre in un'assise nazionale anche la Quercia tenterà di risolvere i suoi guai. In più a mettere ordine nel governo ci ha pensato un mini-rimpastino, pardon, una «staffetta» per non offendere la suscettibilità del premier. Come preannunciato Antonio Maccanico, grazie all'Asinelio, è approdato alle Riforme istituzionali. Al Lavoro invece è finito, dopo una lunga anti-camera, il diessino Salvi, al posto di quel Bassolino die, fatti due conti, ha pensato bene di mantenere la carica ben più sicura di sindaco lasciando quella di ministro più esposta, visti i tempi, al mutare delle stagioni. Un politico avvertito come Bassolino sa bene, infatti, che quanto è avvenuto somiglia più a un rinvio che a una riconquistata stabilità. Basta guardarsi attorno. Prodi fa sapere che mentre lui ha portato 1 Italia in Europa, l'attuale premier la sta trascinando fuori. D'Alema rimprovera al Professore di spingere con questa idea del partito unico i centristi dell'Ulivo verso Berlusconi. E Veltroni, al solito, si barcamena arrivando a proporre per le prossime elezioni il simbolo dell'Ulivo con sotto la sigla «Nuovo centro-sinistra». Insomma, dato che quei due continuano a litigare, il segretario della Quercia non ha trovato di meglio che darsi all'ingegneria genetica, tirando fuori dal cassetto una proposta che mette insieme il faccione di Prodi con il baffino di D'Alema. Se si tiene conto che per rimanere in Europa bisogna dar fondo ad una manovra da 17 mila miliardi e non si sa ancora quale maggioranza la voterà, si arguisce quanto sia fragile la nuova stabilità. E le scelte corag- §iose in economia preannunciate a D'Alema ieri? «Io che lo conosco - prevede Turci, liberista diessino - vi dico che dopo un passo avanti, ne farà quattro indietro». Basta pazientare e aspettare l'autunno.

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