Ocse, i Paesi ricchi aprono i portafogli

Ocse, i Paesi ricchi aprono i portafogli Nei 1998 il sostegno allo sviluppo del Terzo Mondo è salito a 51,5 miliardi di dollari Ocse, i Paesi ricchi aprono i portafogli L'Italia maglia nera raddoppia ilproprio contributo ROMA Il 1998 e stato un anno «generoso» per i Paesi in vi» di sviluppo. Dopo cinque anni di aiuti in picchiata (-21 per cento dal 1992 al 1997), negli ultimi dodici mesi i Paesi industrializzati sono tornati ad aprire i loro portafogli e hanno aumentato il sostegno allo sviluppo di 3 miliardi e duecento milioni di dollari (quasi 6.000 miliardi di lire), portando così il totale a 51 miliardi e cinquecento milioni di dollari. Si è trattato di una corsa alla solidarietà nella quale l'Italia si e distinta in modo particolare, raddoppiando quasii propri contributi: la cifra infatti è passata da 1,26 a 2,35 miliardi di dollari (una quota pari allo 0,20 per cento del Prodotto interno lordo nazionale), ma resta comunque ben al di sotto dell'obiettivo fissato dalle Nazioni Unite, indicato nello 0,70 por cento del Pil. A tracciare un bilancio degli aiuti alio sviluppo dello scorso anno è stata l'Ocse (l'organizza- zione dei 29 paesi più industrializzati del mondo) che ha dato anche la propria «lettura» alla nuova tendenza in atto. «La ritrovata generosità - afferma nel suo documento- è dovuta in parte alla decisione di alcuni Paesi ricchi di cambiare registro in proposito, mantenendo o aumentando il flusso di aiuti, ma in buona parte è motivata dalle scadenze temporali fissate dalle organizzazioni multilaterali e dalle misure a breve prese per contrastare la crisi asiatica». Come a dire che una buona fetta di tali aiuti è nata dalle emergenze dei mercati finanziari di alcune regioni, e che la solidarietà mostrata dai «paesi ricchi» altro non è che un correre ai ripari per evitare ripercussioni sulle proprie economie. Ad accrescere la propria quota di aiuti - ricorda l'Ocse - 14 dei 29 Paesi membri. Ma, nonostante l'incremento, appena quattro centrano o superano 1 obiettivo Ohu (Danimarca, Olanda, Norvegia e Svezia) e solo soi (i quattro precedenti più Lussemburgo e Francia) destinano allo sviluppo almeno lo 0,40% del Pil. I meno generosi sono proprio i più ricchi, eli Stati Uniti, che pur avendo distribuito 8,13 miliardi di dollari (1,2 miliardi in più rispetto al '97) hanno contribuito con appena lo 0,10% del proprio prodotto interno lordo. ITALIA IN CODA GLI AIUTI *98 E '97 IN CIFRE ASSOLUTE [" ~1WT 1 [""" 1997 DANIMARCA FINLANDIA FRANCIA GERMANIA HLK DOLIMI J.704 _ 396_ «SUL Pil 0,99 0,32 0,41 5.589 0,26 MIN DOLLARI 1.637 379 6,307 5.837 % SUL PIL 0.97 0,33 0,45. 0.28 ir<.L./A!NL>/-\ wj v.o i iy ",iU ITALIA 2.356 0.20 1.266 0.11 GIAPPONE 10.683 0.28 9.358 0.22 LUSSEMBLJRGO . _ 106 .J).61 95 kgg.. OLANDA 3-049 0,80 2.947 0,81 NORVEGIA 1;321 0,91 1.306 0,86 SPAGNA 1.383 0,25 1.234 0.24 SVEZIA 1.551 0,71 1.731 0.79 GRAN BRETAGNA Jb835 0i27__ _3,433„._2_. STAT 1 UNITI 8.130 6,10 6.878 0,09