Affrontano i rapinatori e li feriscono

Affrontano i rapinatori e li feriscono Assalto a Milano Affrontano i rapinatori e li feriscono MILANO «Tutti a terra, è una rapina». Sono le otto e dieci di sabato sera quando due giovani sulla trentina, entrambi armati, entrano nel bar ricevitoria di via Mosca, all'estremo Ovest di Milano, al confine con Muggiano. Ma la coppia di gestori non si lascia intimidire. Mentre gli sconosciuti si impossessano del portafoglio dell unico cliente (bottino: 40 mila lire), il barista prende il coltello e si getta sul bandito più vicino. Il coltello cade, la moglie lo impugna e si avventa sull'altro. I rapinatori fuggono, inseguiti dal barista. Ma il complice che li attendeva in auto se ne va. Ma il caso mette sulla loro strada, proprio in quel momento, un equipaggio dei carabinieri, che li blocca. I banditi si ribellano, ingaggiano una collutazione, ma alla fine sono costretti ad arrendersi. Sono stati medicati all'ospedale San Carlo, quindi trasferiti in carcere. Uno è Marco Pizzolla, 32 anni, vecchia conoscenza della giustizia, pregiudicato per rapina. Dovrebbe essere in carcere a scontare una precedente condanna - risulta infatti domiciliato presso il carcere di Opera ma non è chiaro se fosse in permesso-premio o gli fossero stati condonati gli ultimi mesi. L'altro è Fabrizio Mensa, 33 anni. Si saprà dopo che una sola delle pistole, quella da cui è partito il colpo, era vera. L'altra era un giocattolo. Anche i coniugi sono stati feriti nella collutazione, ma in modo leggero. Ricoverati all'ospedale San Paolo, sono già stati dimessi. La rapina sventata ieri sera a Milano presenta molte analogie con quella avvenuta il 9 gennaio in via Derna 12 e costata la vita al tabaccaio Ottavio Capai bo, 34 anniTAnche allora si, presentarono in due,, armati, per rubare l'incasso delle slot-machine, Capalbo reagì buttando loro addosso uno sgabello. Fu ammazzato con un colpo di pistola che lo raggiunse in pieno volto. Anche lo zio di Ottavio Capalbo rimase ferito da tre proiettili, ma si salvò. Confrontando le testimonianze della rapina di allora gli assassini del tabaccaio furono visti in faccia da una donna anziana che entrò nel locale proprio mentre la rapina era in corso - gli inquirenti hanno effettivamente trovato analogie tra le due rapine. Non ci sono però collegamenti accertati, come hanno sottolineato ieri pomeriggio gli investigatori del Nucleo Operativo dei carabinieri di Milano. Ipotizzare che i banditi possano essere gli stessi è quanto meno prematuro. «Allo stato attuale non c'è alcun collegamento accertato fra le due rapine», affermano gli investigatori. Le analogie però sono più di una: l'obiettivo (in entrambi i casi un tabacchi-ricevitoria), il fatto che i banditi abbiano agito in coppia e che non abbiano esitato a sparare quando i proprietari hanno reagito, [r. cri.J

Persone citate: Capalbo, Fabrizio Mensa, Ottavio Capai, Ottavio Capalbo

Luoghi citati: Milano