Minaccia di boicottaggio

Minaccia di boicottaggio Minaccia di boicottaggio // Comitato Nolimpiadi è già sul piede di guerra Giuseppe Sanglorgto TORINO ■~nr(7 Ili!)' L" !!!"■ ' V"■■r^-rrr L'u)timo «blitz» del Comitato «Nolimpiadi», l'ala dura del coordinamento ambientalista contro «Torino 2006», è scattato mercoledì scorso, davanti al Municipio, mentre si stava svolgendo una seduta di Consiglio comunale. Alzando, per farsi sentire, gli altoparlanti a tutto «decibel». Adesso, dopo la decisione del Ciò che, ha reso ufficiale la scella del Piemon- Gli ambientalisti verranno aiutati da Re di Bertinotti «Bisogna ridurre i prevedibili danni all'habitat montano» E c'è in programma anche un referendum te e del suo capoluogo corno sede delle Olimpiadi invernali che si apriranno fra circa sette anni, Wwf, Pro Natura, Legambiente, Italia Nostra e altre sigle chiedono garanzie, varianti sui progetti, nel timore che «l'evento» possa distruggere l'habitat montano delle sei località coinvolte dai futuri giochi. Eventualità che gli «irriducibili del Nolimpiadi», non prendono neppure in considerazione, ritenendo che la strada da percorrere sia il boicottaggio. «Bisogna battere la lobby del cemento», dicono i tecnici e gli intellettuali che, in circa due anni di battaglia contro le Olimpiadi a Torino, hanno firmato petizioni, appelli, mettendo in campo il rischio idrogeologi- eo che la costruzione delle opere necessarie per i giochi potrebbe determinare nelle vallate e nelle località coinvolte. Gli ambientalisti, quindi, dopo l'iniziale delusione per la vittoria di Torino, si stanno organizzando. E una buona mano la ricevono da Rifondazione comunista. Il panilo di Bertinotti annuncia che collaborerà con le associazioni ambientaliste allo scopo «di ridurre al massimo i prevedibili danni». E si attiva per costituire una sorta di gruppo definito «le Sentinelle olimpiche», rivolgendosi ai torinesi e agli abitanti delle valli che intendono «controllare e valutare, sotto il profilo dell'opportunità, della trasparenza e della legittimità, ogni alto degli organizzatori dell'evento». In più dal Comune, Re fa sapere che che proporrà un referendum («consultivo») per capire quanto i Giochi mvernali del 2006 siano graditi alla popolazione. Sulla presa di posizione del partito di Bertinotti polemizza il consigliere comunale verde Silvio Viale. «Strana posizione 3nella di Re - afferma l'esponente el Sole che ride - visto che nell'autunno scorso quando si trattò di dare via libera alla candidate ini di Torino e del Piemonte gli unici astenuti fummo noi Verdi, mentre Re votò si compatta». I Verdi torinesi affermano che dovrà esserci un controllo «rigoroso» sia dell'impatto ambientale, sia sulla trasparenza delle opere che dovranno essere realizzate. Mentre l'assessore comunale all'Ambiente, Gianni Vemetti (ex Verde, oggi democratico dell'Asinelio), precisa che «Torino, fra le candidate ai Giochi, è stata l'unica a presentare una carta verde per garantire l'habitat montano dalle colate di cemento». Chiarisce: «Dovremo realizzare due villaggi olimpici, ma li costruiremo in città e su aree abbandonate dall'industria, assicurando così il recupero di zone oggi degradate». Resta il fatto che le associazioni ambientaliste, dopo aver valutato il documento proposto dalla giunta comunale, l'hanno definita insufficiente, soprattutto per la difesa idrogeologica delle vallate piemontesi. Si vedrà, nei prossimi mesi, se il confronto promesso dal Comune e dalla Provincia di Torino, assieme alla Regione-Piemonte, con le associazioni che si occupano di difesa dell'ambiente, farà loro cambiare idea e posizioni. ' Gli ambientalisti verranno aiutati da Re di Bertinotti «Bisogna ridurre i prevedibili danni all'habitat montano» E c'è in programma anche un referendum

Persone citate: Bertinotti, Gianni Vemetti, Silvio Viale

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Torino