«E' uno scandalo, ma pensiamo al futuro »

«E' uno scandalo, ma pensiamo al futuro » «E' uno scandalo, ma pensiamo al futuro » Le reazioni in Svizzera dei giornali e delle televisioni LOSANNA Scotta, in Svizzera, il verdetto do) Ciò, il Comitato internazionale olimpico: Giochi invernali 2006 assegnati a Torino, per Sion addio circo bianco, addio evviva innevati, addio sogni di gloria. Parole forti e gesti assurdi: il giorno dopo è un bollettino livido e astioso, tira un'aria davvero gelida. A Losanna, addirittura, per decifrare la débàcle sona stati riaperti gli armadi zeppi di luofjtu comuni, di logori fantasmi. Un gruppo di vandali ha danneggiato il museo olimpico del Ciò e hanno scritto la parola «mafia» su una statua posta nel giardino dell'impianto. Sotto alta scritta, fatta con la vernice spray, un'altra: «Torino 2006». La polizia ha poi ritrovato anche degli striscioni con frasi irriguardoso nei confronti del Ciò. Un portavoce del comitato olimpico internazionale ha garantito che verranno rinforzate le misure di sicurezza. E per oggi i tifosi di Sion hanno annunciato una manifestazione di protesta davanti alla sede del Comitato Internazionale Olimpico. Televisioni e radio, in particolare, cavalcano il malcontento, la delusione, la rabbia. Toni accesi, nessuna concessione al fair play, alla riflessione misurata. «Scandalo», gridare allo scandalo, «crier au scandalo» è, infine, l'unica reazione che la sentenza di Seul ispira. Girandola e rigirandola, non suggerisce neppure un dubbio agli elvetici di questa o quella stazione. Lo smacco non è lieve, l'ora della pacatezza ò di là da venire. Almeno via etere. Sono i giornali a usare inchiostri mono accesi. E non solo, com'è logico, nella Svizzera italiana. Il Corriere del Ticino l il quotidiano più diffuso. Al duello Sion-Torino la testata dedica og- gi l'editoriale di Piergiorgio Baroni e due pagine interne. «Luna - avverte la redazione vestita a festa, l'altra a lutto». Salomonica scelta, essendo due le anime che si intrecciano nel quotidiano, due le sensibilità in coda all'edicola. L'analisi della sconfitta secondo JI Corrierel «Sion si è affidato alla politica, Torino ha usato le leve dell'economia. Inevitabile che si imponesse. L'ingenuità paga dazio, eccome». I nei, le ombre, i sospetti? «Lo scarto elevato di voti in favore della città piemontese, 53 contro 36 (Roma 60 - è un esempio - si impose su Losanna 34 a 24). E il coté geografico, ambientale di coloro che sono chiamati a decidere. Appartengono, in maggioranza, a Paesi dove è difficile vedere la neve, non sono provvisti di una cultura montana, sono eccessivamente esposti alle emozioni, meno sensibili al raginamento. Occorrerà provvedere». I titoli cubitali, focosi, si incontrano a Zurigo, nella Svizzera tedesca. Btick è un foglio popolare a grande tiratura, affonda negli umori non mediati, istintivi, sturai und drang, tempesta e impeto. E dunque: a piena pagina campeggia la certezza: «E' stata vendetta. Per questo - recita il sommario - i bonzi del Ciò hanno steso Sion». fi riferimento - immediato - è alle dichiarazioni di Marc Hodler. L'ex vicepresidente della Federazione internazionale di sci non aveva mancato di esternare mesi fa sui Mondiali assegnati all'Italia nel 1997 (Sestri¬ ere) e sui giochi invernali 2002 (andati a Salt Lake City). Fumate bianche - a suo dire - nel segno della scorrettezza. «Scorrette» come le argomentazioni opposte alla candidatura di Sion. «Malia precisato ieri in un'intervista - non pensavo che la parola scorrettezza potesse venir confusa con corruzione». Già. Nella Svizzera francese, il quotidiano capofila, Le Matin, smorza le polemiche invitando a guardare avanti, a costruire, magari, una nuova candidatura, a non macerarsi, inutile, masochistico esercizio. «Pensiamo al futuro»: è il leitmotiv dei servizi sulla sfida appena consumata. Perché Torino sì e Sion no? La spiegazione ruota intorno alla regola del «do ut «Atene fu preferita a Roma. All'Italia toccava un risarcimento. Si è agito di conseguenza, perché le spettasse il 2000. Complotti? Non è il caso di avventurarsi nella dietrologia, un terreno tricolore per. antonomasia». Proteste contro il Ciò a Losanna: la scritta «mafia» su una statua La delusione dei rappresentanti di Sion mentre sullo schermo gigante Samaranch dà l'annuncio dei Giochi a Torino

Persone citate: Marc Hodler