UN PACCO PIENO DI VELENO

UN PACCO PIENO DI VELENO UN PACCO PIENO DI VELENO Giuliette Chiesa NEL pacco regalo portato da Eltsin a Colonia c'era anche - a sorpresa - un dossier. Tutto quello che avreste voluto sapere sull'assassinio di Kennedy. La gola profonda è il Kgb, anzi, il Kgb e il Gru, il servizio segreto dell'ex Armata Rossa. Eltsin ha voluto rinverdire la tradizione dei suoi primi viaggi in America quando, ogni volta, rivelava all'amico Clinton qualche chicca tratta dagli archivi ultrasegreti del Cremlino o della Lubjanka. Sempre con l'obiettivo di incriminare i comunisti o di seppellire Gorbaciov nell'ignominia. In qualche caso andò bene, in altri si rivelò una bufala. Come quando Boris Eltsin tirò fuori il dossier dei prigionieri americani in Vietnam, «forse» ancora vivi da qualche parte, in Vietnam o addirittura in Russia. Le verifiche americane di quei documenti finirono nel nulla; i prigionieri non furono trovati, la delusione fu grande. Forse è -per questo che ieri il portavoce di Clinton Sandy Berger si è limitato a dire: «Tradurremo dal russo e poi vedremo». Per prudenza. Il fatto è che il «favore» di Eltsin potrebbe rivelarsi un'altra polpetta avvelenata. Perché, a meno che dagli archivi segreti sovietici non salti fuori che è stato il Kgb ad assassinare Kennedy (e sarebbe la rivelazione del secolo, un regalo davvero inestimabile per seppellire il comunismo un'ennesima volta), resterebbe l'ipotesi, già emersa da parte degli archivi del Kgb: che gli agenti sovietici sorvegliavano Lee Harvey Oswald, ma Io ritenevano una mezza cartuccia, che per giunta sparava male. E che sospettavano fosse stata la Cia ad ammazzare Kennedy. In questo secondo caso il regalo non sarebbe molto apprezzato a Washington.

Luoghi citati: America, Russia, Vietnam, Washington