Cardinale prepara il quinto gestore di Roberto Ippolito

Cardinale prepara il quinto gestore Attesa nel mese di luglio la licenza numero quattro. Dopo Tim, Omnitel e Wind, Blutel si prepara a entrare sul mercato Cardinale prepara il quinto gestore Entro Vanno i cellulari della terza generazione Roberto Ippolito inviato a Forte dei Marmi Ancora non c'è il quarto. E già si pensa al quinto operatore dei telefonini in Italia. Nel tumultuoso settore delle telecomunicazioni non si fa in tempo a completare una tappa che si guarda alla successiva. «Entro l'anno partirà la gara per l'assegnazione di cinque licenze per il nuovo standard di telefonini Umts» annuncia il ministro delle comunicazioni Salvatore Cardinale. Al più tardi il 31 luglio sarà invece attribuita la licenza al quarto gestore della rete mobile che affiancherà Tim, Omnitel e Wind. In lizza è rimasta solo Blutel (formata da Autostrade, British Telecom, He netton, Distacom, Mediaset, Bnl, Italgas e Caltagirone): ormai può perdere la corsa «solo se la sua proposta risultasse non valida», come precisa Guido Salerno, segretario generale del ministero. Scendono in campo nuovi concorrenti. Il mercato si espande senza sosta: «Secondo le nostre stime, il numero dei clienti delle reti mobili supererà ad agosto i 25 milioni di abbonati della rete fissa Telecom Italia» dice Vittorio Colao, direttore generale Omnitel. Continuano a nascere nuovi «servizi noi sistemi radiomobili» messi a fuoco in un convegno promosso a Forte dei Marmi dalla Ericsson. E si moltiplicano le nuove opportunità di lavoro: «In Italia, dove abbiamo realizzato il 70% della rete Tim e siamo fornitori di Wind e speriamo del quarto gestore, disponiamo per ora di 900 ricercatori» afferma Massimo Gentili, direttore del settore radiomobile della Ericsson. Osserva Cardinale: «La sfida dell'Umts è industriale, non consiste solo nell'offerta di nuovi prodotti. Non voghamo arrivare ultimi con il nuovo standard, anzi vogliamo precedere gli altri paesi per dar modo alle aziende che lavorano nel nostro paese di cogliere nuove occasioni di sviluppo». L'Umts, sigla di Universal Mobile telecommunication system, è uno standard semiplanetario: sarà cioè in grado di far dialogare i telefonini con quasi tutto il mondo. Si tratta delle terza generazione dei cellulari dopo iitacs e il gsm che consentirà la gestione di immagini e dati: con il telefonino si parlerà, si guarderà la tv, si entrerà in Internet. Per ora è previsto che il Giappone inaugurerà l'era dell'Umts nel 2001, secondo quanto emerso dal convegno Ericsson. «L'Europa seguirà nel 2002 perchè non sono disponibili le frequenze per il nuovo standard; in Italia alcune saranno liberate dala Rai che le sta utilizzando» spiega Cardinale. Il ministro aggiunge che «per guadagnare tempo, contemporaneamente alla ricerca delle soluzioni per il problema delle frequenze, partono le procedure della gara». E' ovviamente prematuro parlare dei possibili partecipanti. Ma Tim, Omnitel e Wind sembrano già pronte. Blutel scalda i muscoli in attesa di diventare il quarto operatore. E potrebbe rientrare in gioco Planet Work (costituita da Kpn e dai giovani Moratti, Merloni e Rocca) esclusa venerdì dallo sprint per il quarto gestore: il posto c'è visto che saranno assegnate cinque licenze. Al convegno della Ericsson si pregusta un affare colossale. «Sono necessari investimenti per migliaia di miliardi» fa notare Colao che definisce l'annuncio della gara per i telefonini di terza generazione «una buona notizia in quanto l'Italia continua a restare avanti rispetto agli altri paesi in un settore dove peraltro siamo all'avanguardia». Incalza Tommaso Pompei, amministratore delegato Wind: «Stiamo anticipando gran parte degli altri paesi europei». Coni telefonini Umts si potrà guardare la tv gestire immagini, dati e navigare su Internet Il ministro delle Comunicazioni Salvatore Cardinale

Persone citate: Colao, Guido Salerno, Merloni, Moratti, Planet, Rocca, Salvatore Cardinale, Tommaso Pompei, Vittorio Colao

Luoghi citati: Caltagirone, Europa, Forte Dei Marmi, Giappone, Italia