La favola di Edoardo e Sophie di Fabio Galvano

La favola di Edoardo e Sophie Telecronaca diretta delle nozze al Castello di Windsor. Seicento invitati, buffet in piedi, pochi reali e molti amici La favola di Edoardo e Sophie Oeg/ */principe sposa la sua cenerentola Fabio Galvano inviato a WINDSOR Chissà se Elisabetta, nel suo messaggio natalizio alla nazione, parlerà quest'anno di un «annus magnificus». Certo è che da qualche giorno è una regina sorridente. Sarà anche per il successo dei suoi cavalli alla settimana di Ascot, ma più probabilmente è per la grande festa che, dopo tre divorzi e un funerale, illuminerà oggi il castello di Windsor. Il matrimonio del suo ultimo nato - il principe Edoardo - con Sophie Rhys-Jones ha già trasformato il volto di questa cittadina del Berkshire, imbandierata e infiorata (oltre che presa d'assalto da turisti e truppe televisive) come raramente s'era visto in passato. E lei, la sovrana, si prepara al grande momento nei saloni deisuo1 castello preferito, rinato dopo il/terrìbile incendio del 1992: lasciando gli sposi e i giornali in' dubbio fino all'ultimo sulla decisione (quanto mai probabile) di celebrare il «matrimonio dell'anno» conferendo agli interessati il titolo di duca e duchessa di Cambridge, c In attesa dei 30 mila che faramio ala al breve corteo delle carrozze, e degli 8 mila che hanno avuto un prezioso biglietto (i bagarini li offrivano ieri a mille sterline, circa 3 milioni di lire) per entrare nei giardini del castello, fervono gli ultimi preparativi per la cerimonia - telecronaca Bbc in diretta - e la grande festa dei mille invitati. Dietro le mura c'è stata ieri una «prova generale», mentre Luciano Pavarotti annunciava a Londra che agli sposi dedicherà il suo concerto di stasera a Earl's Court; ma della sposa, ormai rinchiusa in quel maniero da favola dove trascorrerà anche la prima notte di matrimonio prima della luna di miele nel Mediterraneo su uno yacht privato, neppure un'immagine. Ormai l'attenzione è proiettata' sulla cappella' di St. George dove oggi alle 17 il vescovo di Norwich, il reverendo Peter Nott; unirà in matrimonio il «principe attore» e la sua cenerentola. Fra i 600 ospiti ci saranno la famiglia reale al completo (ma non Camilla Parker Bowles nè Sarah Fergu- son, anzi l'ex moglie del principe Andrea ha fatto sapere il proprio disappunto); alcune teste coronate; ma soprattutto una lunga schiera di celebrità, da John Travolta ad Andrew Lloyd-Webber, da Nigel Mansell a Barry McGuigan. E i colleghi di lavoro della Ardent, la compagnia televisiva di Edoardo, ò quel Brian McLaurin che insegnò a Sophie il lavoro delle relazioni pubbliche. Con l'accompagnamento di un quartetto d'archi della National Youth Orchestra scozzese e degli ottoni dei London Mozart Players, più naturalmente la banda dei Royal Marines di Sua Maestà, gli ospiti assaggeranno i deliziosi canapè fatti venire da Londra, sorseggeranno champagne dai calici di cristallo (ma Veuve Cliquot, perché il tradi¬ zionale Krug di Palazzo non era in offerta speciale), gusteranno il menu preparato dal real cuoco Lione 1 Mann: coni ibiac: (haddock affumicai^ «en croute»), beef Strogonoff, verdure e insa late, lamponi freschi. Rompendocon là tradizione, Edoardo e Sophie hanno deciso che la torta nuziale - un affare a quattro piani confezionato a Salisbury, nel Wiltshire - sarà tagliata prima del buffet in piedi, al momento dei discorsi, pronunciati secondo la consuetudine dal padre della sposa, dallo sposo e dai suoi fratelli. I maligni della vigilia fanno osservare che questo, per Edoardo, è un matrimonio d'interesse: perchè la sua Ardent ha ormai un bilancio in pareggio ma non riesce a scalfire un debito consolidato di quasi cinque miliardi di lire; mentre Sophie, con le sue relazioni pubbliche, guadagna ormai un miliardo l'anno e ancor più guadagnerà con i nuovi contratti che il matrimonio reale le regalerà. Con una laurea di storia all'università di Cambridge (al matrimonio ha invitato anche i suoi professori), Edoardo aveva scatenato una piccola tempesta familiare rinunciando alla tradizionale carriera militare (lasciò i marines dopo 4 mesi, ammettendo che quella vita non era fatta per lui) in favore di una carriera nel mondo del teatro. Fu a lungo assistente di Lloyd-Webber nell'allestimento di alcuni noti musical; e sebbene flirtasse in quel perio¬ do con alcune graziose attrici della compagnia, qualche tabloid cominciò a parlare del «principe gay», un ombra che Edoardo non si è ancora tolta di dosso. Poi l'avventura televisiva, non senza successo. Non capita sempre di poter affidare a un Windsor una serie di programmi sulla storia della monarchia, o sui castelli reali. Lei, invece, è sempre stata più lineare: accademicamente modesta, evitò l'università e tentò vari lavori, compresa la gestione di uno chalet in una località sciistica dove incontrò il grande amore del passato: un australiano con cui andò anche a vivere, prima di incontrare il suo «principe azzurro». Se è favola, oggi si compie. L'età della sposa (ha 34 anni, uno meno dello sposo) e il lungo rodaggio reale (cinque anni) sembrano precludere disastri in «stile Diana». Di questo sembrano compiacersi tutti: gli inglesi, la stampa popolare, la regina. Che oggi crei o no un duca e una duchessa di Cambridge, l'importante è che la regina sorrida per un anno senza patemi: magnificus, appunto. Il pranzo apre con champagne e canapé Pòi pesce in crosta carne alla Strogonoff verdure e lamponi Tatto confezionato per le esigenze tv Scena di famiglia alla vigilia delie ~ nozze: i fidanzati radiosi; i genitori dello sposo; la nonna centenaria e le partecipazioni di matrimonio Scena di famiglia alla vigilia delie ~ nozze: i fidanzati radiosi; i genitori dello sposo; la nonna centenaria e le partecipazioni di matrimonio

Luoghi citati: Cambridge, Londra