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Basta con gli stupri tecnici Le ricchezze del calcio, Angosce da trapianto. La tristezza del circo di O.d.B. Basta con gli stupri tecnici CARISSIMO Oreste del Buono, non ho l'indirizzo di Guido Ceronetti e vorrei congratularmi per l'umanissima «Lanterna Rossa» del 30 maggio «La mamma messa incinta... come si fa da tempo vigliaccamente alle vacche... rende straziante la condizione psichica del figlio...». Queste espressioni soprattutto mi hanno colpito: ho varcato la soglia dei settant'anni, non sono mai stata riconosciuta da mio padre (che era «una persona per bene» e non poteva compromettersi )se non a diciassette anni perché non voleva lasciarmi morire bastarda; il rancore per la vita, per chi la data mi perseguita ancora. Che sarà dei figli in provetta? Non mi pare che Verdi ed Ecologisti, pronti a salvaguardare l'ambiente per animali e piante, sentano l'oltraggio e il rischio a cui si espone la specie umana con gli stupri tecnici. Lasciamo fare alla naturai Chi di noi non si è imbattuto in madri che hanno cercato con ogni mezzo di avere ima creatura che poi, handicappata, ora dopo ora, li tormenta? Manovre mediche non sempre fanno concepire e nascere figli sani. Approfondire la ricerca genetica per evitare anomalie che affliggono innocenti tarati dalla sindrome di Dawn; di Prater Villi o per quella doli' X fragile e per tante altre complicazioni a cui scienziati seri potrebbero trovare rimedio. Grazie, distinti saluti e grazie se vorrà trasmettere a Guido Ceronetti la mia simpatia. Ornelli presso Damiani Padova n; ON riesco a distinguere il cognome. Di visibile resta solo l'indicazione della provenienza: Padova. Comunque colgo l'occasione per dichiarare ancora una volta la bellezza di quanto scrive Ceronetti, la sua capacità di toccare i sentimenti. Il segno sta nella naturalezza con cui sa compatire, cercando di consolare chi è addolorato o di indignarsi contro chi sbaglia, tentando di compensare il dolore delle vittime con l'infierire sui malpensanti. Anche in questa il rancore del ripudio viene addolcito dalla comprensione di chi scrive. La domanda: che sarà dei figli in provetta? E' legittima e apre una nuova stagione di incertezza e sofferenza. Oreste del Buono