Nozze giapponesi per Siemens

Nozze giapponesi per Siemens Un colosso da 15 mila miliardi. Sarà il numero tre nel mondo Nozze giapponesi per Siemens Intesa con Fujitzu per ipersonal computer Emanuela Novazio corrispondente da BONN ' Nasce un nuovo colosso dei computer. La «collaborazione globale» fra la tedesca Siemens e la giapponese Fujitzu, annunciata ieri a Bonn, darà vita a un gruppo che punta al terzo posto fra i produttori mondiali di elaboratori. La joint-venture - a partecipazione paritaria - spazierà dai notebook ai pc ai grandi ordinatori, avrà quasi 10 mila dipendenti e un fatturato di 15 miliardi di marchi: sarà responsabile dello sviluppo, della produzione e della commercializzazione dell'intera gamma di computer Siemens e Fujitzu. Il prossimo anno - secondo il presidente del gruppo tedesco, Heinrich von Pierer - ci si aspetta una produzione comune di 4 milioni e 800 mila pc: di tre volte superiore all'attuale capacità Siemens, ma ancora troppo bassa rispetto ai giganti americani. La cooperazione sarà avviata ufficialmente il primo ottobre: le due aziende'non temono infatti intoppi da parte della autori¬ tà di sorveglianza. Secondo von Pierer;* l'attività negli stabilimenti tedeschi dell'azienda non sarà ridotta. Per la Siemens, uno fra i marchi più prestigiosi della storia industriale tedesca, si tratta di una scelta obbligata: una decina d'anni fa l'acquisto della Nixdorf, un pioniere dell'elettronica in gravi difficoltà finanziarie, ne aveva consacrato il primato in Germania (dove produce oggi un milione e mezzo di pc l'anno) ma non era bastato a imprimere al gruppo lo slancio necessario a conquistare 3note rilevanti sui mercati mondiali. Secono alcuni analisti, l'alleanza con Fujitzu rischia tuttavia di arrivare in ritardo. Le difficoltà incontrate dalla Siemens negli anni immediatamente successivi all'acquisto della Nixdorf - conti in rosso fino al '95 - avevano alimentato speculazioni su un ritiro definitivo dal settore. Nell'aprile dell'anno scorso Siemens aveva tentato di vendere la divisione computer alla Acer di Taiwan, ma la crisi in Asia aveva bloccato le trattative. In quell'occasione si era parlato di un rilancio da parte della Fujitzu, alla quale il gruppo tedesco è legato da una collaborazione ventennale soprattutto nel campo dei grandi elaboratori. «Un matrimonio in famiglia», definiva ieri la joint-venture von Pierer: già nel 1923 la Siemens aveva realizzato una cooperazione con un'impresa giapponese dalla quale sarebbe poi nata la Fujitzu. Smentendo le voci di cessione la joint venture - che pure consacra la perdita dell'autonomia dell'azienda nel comparto computer - è un rilancio in grande stile e conferma l'accelerazione impressa al gruppo da von Pierer, in vista dell'ingresso nella Borsa americana all'inizio del 2001. ANilS'QfV&IA DI UN GIGANTE Il nuovo gigante dell'informatica ha, pro-forma, un giro d'affari annuo dì circa 12 mila miliardi di lire e 9600 dipendenti ed ò già stato battezzato '^ìJmM$pt Siemens „Cot|yjuters La Siemens^i^^rta; <HJtiùw setto ^dffl£v?eScScal'fioo" 'dipendevi); mentre il gruppo giapponese vi immette la controllata Fujitsu Computerà (Europe) da circa 4000 miliardi di fatturato e circa 1600 mmmmmmwmmm

Persone citate: Emanuela Novazio, Heinrich Von Pierer, Siemens ?cot

Luoghi citati: Asia, Bonn, Germania, Taiwan