La lezione di Giovanni Trovati di Giovanni Trovati

La lezione di Giovanni Trovati Torino, è morto a 77 anni, per 40 protagonista nel quotidiano di cui fu vicedirettore La lezione di Giovanni Trovati Dalla Resistenza al giornalismo, la vita di un «uomo Stampa» Marcello Soni IICORDO bene il primo colloquio con Giovanni Trovati, dodici anni fa. Io redattore appena assunto, lui vicedirettore carismatico, molto, ma molto rispettato. Io giornalista politico alle 'prime armi, lui, già capo dell'ufficio romano, avvezzo ad ascoltare con disincanto dettagli della giornata a Montecitorio che a me parevano preziosi. «Che titolo dà?»: quella era la domanda per capire se uno aveva una buona storia in mano oppure no. Con garbo, ma in modo chiaro, mi fece capire subito che l'esperienza che avevo fatto in altri giornali poteva servire, sì, ma solo se ero in grado di adeguarmi, presto, alle regole della casa. Cercai di non deluderlo, di cogliere, da quelle rapidissime conversazioni, le prime coordinate. ' Ma una sera, uno dei primi giorni di lavoro alla Stampa, mi pare fosse un sabato, il pezzo non mi veniva, i minuti passavano, Trovati mi aveva chiamato un paio di volte preoccupato per il ritardo e per l'ora di chiusura del giornale. Alla terza telefonata, feci un balzo sulla sedia. «Vedo che ti sei incartato - mi disse comprensivo, con un'altra voce - io trovo un altro modo di chiuriare e tu mi mandi il pezzo stanotte appena puoi». Conoscere il giornale. Ma prima ancora, conoscere i giornalisti: Trovati quella sera mi fece capire cosa vuol dire essere un «uomo Stampa». Giovanni Trovati entrò alla «Stampa» nel 1954 e nel 1978 divenne vice direttore

Persone citate: Giovanni Trovati, Marcello Soni, Trovati

Luoghi citati: Torino