Patto di morte tra le amiche indivisibili di Fulvio Milone

Patto di morte tra le amiche indivisibili Avevano 18 e 19 anni: prima di suicidarsi, hanno scritto un biglietto di scuse ai genitori Patto di morte tra le amiche indivisibili Ischia: bocciate, si gettano insieme nel burrone Fulvio Milone inviato a ISCHIA Si sono ubriacate prima di saltare nel vuoto. Per farsi coraggio, per trovare la forza di dare un calcio alla vita, al mondo da cui non si sentivano capite, alla scuola che frequentavano con risultati disastrosi. Chissà quando hanno stretto quel folle patto di morte. Martedì pomeriggio avevano saputo che sarebbero state bocciate, e d'altro canto se l'aspettavano. I risultati ufficiali sono stati affìssi nella bacheca della segreteria solo ieri mattini», ma Lucia e Giuseppina, 19 e 18 anni, non li hanno visti: sono morte lasciandosi cadere da uno strapiombo alto settanta metri in contrada Prassitelli, una zona di campagna o Forio d'Ischia, uno dei sei Comuni dell'isola. Sono occorse ore per rintracciare i corpi. Il primo a voderli e stato Luca, il fidanzato di Lucia. Si è calato con una corda lungo il costone ed è riinasto sdraiato per ore accanto al corpo. Quando i vigili del fuoco sono arrivati, era ancora abbracciato alla sua ragazza e la chiamava per nomo, come se lei fosse stata addormentato e avesse potuto svegliarsi da un momento all'altro. Sul ciglio del burrone, accanto a un motorino e alla bottiglia vuota, i carabinieri hanno trovato due fogli a quadretti. A quei pezzi di carta le ragazze hanno affidato l'ultimo soluto e una richiesta di perdono ai genitori per averli delusi a causa della bocciatura. Lucia ha aggiunto un messaggio al suo Luca: «Solo tu hai saputo capirmi. Spero che un giorno ti forai una famiglia». Ma Luca non riesce a capire. Non riescono ad accettare la realtà neanche i genitori delle due amiche: commercianti, gente semplice e tranquilla che non sospettava minimamente del male di vivere di cui soffrivano le figlie. Frequentavano il liceo «Scotti» di Ischia Porto, classe seconda D. Le amiche dicono che erano inseparabili, anche se i caratteri erano del tutto diversi: la più grande, bionda, occhi chiari e fisico slanciato, aveva una personalità decisa e intraprendente; l'altra, dolce e minuta, pendeva dalle labbra dell'altra, di cui forse subiva le scelte. Chissà quando hanno deciso di morire. Le compagne di scuola raccontano che fino a qualche mese fa Lucia e Pina erano entusiaste della vita. Si comportavano come ci si aspetta da ragazze della loro età: quattro salti in discoteca, la pizza con gli amici, qualche flirt di nascosto dai genitori, soprattutto quelli di Lucia, piuttosto severi. Negli ultimi tempi, però, le amiche inseparabili erano cambiate. Se ne stavano per loro conto, erano preoccupate per i risultati dell anno scolastico e non lo nascondevano. «Hanno fatto di tutto per rimettersi in carreggiata, trascorrevano ore sui libri ma ormai era troppo tardi - ricorda Antonella, una compagna di classe -. Dicevano che se fossero state respinte si sarebbero buttate in un burrone. Credevamo che scherzassero, so- Erattutto Lucia che era stata occiata già una volta. E poi si guardavano sorridendo mentre parlavano. Invece facevano sul serio, nessuno di noi ha saputo capirle». Il presidente, Nunzio Albanelli, racconta che Lucia gli aveva chiesto aiuto non più di una settimana fa: «Trovai in presidenza un suo biglietto con il nome e il numero telefonico. Quando la chiamai mi supplicò di darle una mano, di intervenire sui professori per non farle perdere un altro anno,.. Ho invitato i colleghi a esaminare con benevolenza il rendimento di tutti gli alunni, ma di fronte a insufficienze gravi e a carenze incolmabili ho dovuto arrendermi. Lucia non ce l'ha fatta a sopportare la realtà». Facevano terribilmente sul serio, le due amiche. Martedì pomeriggio, quando hanno salutato 1 genitori, avevano già deciso di morire insieme. Ma prima di farla finita Lucia ha voluto indontrare ancora una volta Luca, un ragazzome di 26 anni che lavora come cameriere in un albergo e che i genitori di lei non hanno mai voluto accettare in casa. «Mi ha regalato un paio di jeans, una maglietta e un paio di scarpe ha detto ai carabinieri -. Poi mi ha dato un bacio e ha detto: esco con Pina, ci vediamo più tardi». L'allarme per le ricerche è scattato in serata. Per tutta la notte i vigili del fuoco, poliziotti e carabinieri, volontari e amici hanno cercato le amiche scomparse. Anche Luca ha battuto palmo a palmo la campagna, ed è stato il primo a notare il motorino della sua ragazza abbandonato sul ciglio della strada che sale verso Montecorvo, uno sperone a picco sulla spiaggia di Cetara. Si è calato con una corda lungo il costone, e quando ha visto il corpo senza vita della fidanzata lo ha stretto a sè. I vigili del fuoco lo hanno trovato così, abbracciato alla sua Lucia, che continuava a chiamare come se volesse svegliarla. A trovarle è stato il ragazzo della più grande: quando sono arrivati i soccorritori la teneva abbracciata

Persone citate: Nunzio Albanelli

Luoghi citati: Cetara, Forio, Ischia