Piemonte, «divorzio» Lega-Bossi? di Maurizio Tropeano
Piemonte, «divorzio» Lega-Bossi? Piemonte, «divorzio» Lega-Bossi? Cornino: «Ai ballottaggi diremo chi votare» Maurizio Tropeano torino , . l Questa volta i leghisti del Piemonte decideranno da soli chi appoggiare nei ballottaggi dello elezioni amministrative per Province e Comuni. La scelta tra il centro-sinistra e il Polo verrà fatta in piena autonomia senza aspettare le decisioni elettorali di Umberto Bossi o la grande adunata di Pontida prevista per domenica prossima. «Dobbiamo dare a centinaia di migliaia di militanti la possibilità di avere un futuro politico, di poter continuare a sperare nella possibilità di realizzare un progetto ideale. A questo punto urge una scelta di campo e noi piemontesi la faremo domani sera nel comitato nazionale», spiega Domenico Cornino, segretario subalpino e capogruppo alla Camera. E questa non è l'unica novità. Ecco le oltre. La prima: non ci sarà nessun invito ad andare al mare. La seconda: i dirigenti piemontesi daranno agli elettori leghisti una precisa indicazione di voto per uno dei due schieramenti. Spiega Cornino: «Una cosa è sicura: questa volta si decide il futuro politico della Lega, dunque non ci sarà nessun invito ad andare al mare o ai monti. Anzi chiederemo ad elettori e multanti di andare a votare e forniremo anche un'indicazione di voto precisa». Ma allora per chi voterà la Lega Nord del Piemonte? «Penso - prosegue Cornino - che il nostro voto debba contribuire a destabilizzare gli assetti di potere attualmente esistenti. Puntiamo al massimo ricambio delle classi dirigenti é anche ad ottenere il riconoscimento delle province autonome». In Piemonte le otto Province sono attualmente tutte governate dal centro-sinistra. La domanda è d'obbligo: si tratta di una dichiarazione di voto a favore del Polo? «La Lega Nord del Piemonte deciderà venerdì - replica ancora Cornino - nulla è deciso, anzi. Il cen¬ tro-sinistra è ancora in grado di dare risposte a livello nazionale. C'è un altro problema: le proposte di D'Alema sul federalismo sono insufficienti. Devono essere migliorate ma io sono stufo di fare la spola tra via dol Vicario e Palazzo Chigi». Aggiunge: «Occorrono cambiamenti. Se il Governo è disposto a farli deve portarli in aula prima del voto sul] elezione diretta del presidente della Regione. Poi vogliamo che 0 principio di sussidiarietà venga inserito nella Costituzione». Di fatto, però, qualcosa si è già mosso. In provincia di Cuneo si parla di un accordo tra il Carroccio e il Polo. Cornino smentisce ma il candidato a presidente leghista ha detto di preferire il pretendente del Polo. Cosi è partita una raccolta di firme - ne sono state raccolte 30 tra cui quella dell'ex segretario, Bernardino Tortone, il consigliere comunale uscente di Saluzzo, Antonio Camisassi e l'ex segretario della Circoscrizione di Mondovì, Roberto Conti - che oltre ad invitare «fermamente la dirigenza a non concludere accordi elettorali con il candidato del Polo» chiedono anche «visto il risultato fallimentare della segreteria della Nazione Piemonte» le «dimissioni dalla carica di segretario di Cornino». Pronta la replica: «Si tratta di un gruppetto di persone che è stato bocciato nello scorso congresso. Domani farò una proposta comprensiva anche di una linea politica chiara. voto con me bene altrimenti non c'è nessun problema posso anche farmi da parte». E subito dopo aggiunge: «Sono stato eletto in un congresso e lascerò l'incarico in base alle indicazioni di un altro congresso che si svolgerà ad ottobre». Il capogruppo della Lega Nord alla Camera Domenico Cornino
Persone citate: Antonio Camisassi, Bernardino Tortone, Camera Domenico, D'alema, Domenico Cornino, Roberto Conti, Umberto Bossi, Vicario
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