SCULTURA A IVREA

SCULTURA A IVREA SCULTURA A IVREA Bodini, Massari, Ceccobelli Corderò, Pomodoro, Mitoraj EL Palazzo Giusiana, sede storica delle aule e degli uffici del Tribunale eporediese, è allestita sino a domenica 20 giugno la mostra «Evidenze della scultura contemporanea in Ivrea». La scelta di una sede così inconsueta per questa rassegna, voluta dal Comune e dall'associazione culturale Caleidoscopio, è stata dettata da due motivi: i portici e gli ampi spazi interni di Palazzo Giusiana ben si prestano ad accogliere opere in certi casi di non piccole dimensioni e, inoltre, negli ultimi anni lavori di restauro hanno riportato l'edificio all'originale fisionomia ottocentesca. Quindi, per organizzare la rassegna, inaugurata lo scorso 22 maggio, è arrivato il placet di Luigi Grimaldi, Presidente del Tribunale di Ivrea. Dal lunedì al sabato, dalle 15,30 alle 18,30, e la domenica dalle 10,30 alle 18,30, si possono vedere i lavori di sei artisti della scena contemporanea, apprezzati anche fuori dall'Italia. C'è Floriano Bodini, che alterna sculture a carattere religioso ad altre incentrate sulle passioni umane, le gioie ma soprattutto i dolori. Quindi, il carrarese Luciano Massari ìfoto sopra in basso) che espone paesaggi ed elementi della natura, come il vento, rappresentati con il marmo. Le opere di Bruno Ceccobelli, approdato alla scultura in marmo dopo gli esordi degli anni Settanta ispirati alla Body art, contengono invece richiami alla tradizione greco romana e simboli esoterici di antiche religioni. Proiettati nella ricerca di linee e di vuoti che compongono o decompongono lo spazio, appaiono molte sculture di Riccardo Corderò (fiato sopra in alto), incluse quelle «eporediesi». Da ricordare che alcune sue opere sono entrate nelle collezioni della GAM di Torino. Infine, ecco le celebri soluzioni astratte di Giò Pomodoro e la mescolanza eli istanze concettuali e di classicità di Igor Mitoraj. Hanno curato la mostra Angelo Mistrangelo e Nicola Micieli. Nella galleria Ago.Ar, in vicolo dell'Arco 7 a Ivrea, sono raccolte opere grafiche dei medesimi artisti. L'ingresso alle due mostre è gratuito. Paolo Bricco

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