UN EDITORE AL MESE: PAVESIO PRODUCTIONS

UN EDITORE AL MESE: PAVESIO PRODUCTIONS UN EDITORE AL MESE: PAVESIO PRODUCTIONS PROPRIO nel cuore di Borgo San Paolo, al piano terra di un palazzo dall'aria comune, si tramano fantastiche storie. A fare di un alloggio della vecchia città operaia una bottega del fumetto è Vittorio Pavesio, un trentaseienne torinese che ha un diploma di disegnatore pubblicitario, una preistoria come caricaturista al settimanale «Nostro Tempo», una bella serie di collaborazioni a «Topolino», una paternità condivisa con Alberto Setzu per «Lockness», una spiritosa variazione sul tema del «mostro» scozzese. E' lui a dirigere nell'83 la cooperativa Ettigraffio, lui a dar vita nell'88 a Studio 901 (nel 1901 è nato Walt Disney), ancora lui a fondare con Gianfranco Goria l'Anonima Fumetti, la cui costituzione ufficiale è del '94. Lui, infine, a creare nel '95 l'etichetta non proprio indigena della Vittorio Pavesio Productions. Quali le direzioni lungo le quali si muove il catalogo? «Più direzioni. La narrativa disegnata, ad esempio il "Gargantua" di Giovan Battista Carpi. Il recupero di un maestro come Giorgio Rebuffi e delle sue storie più famose, come "Fox lo sceriffo" o "Pugaciòff '. La saggistica sul fumetto, come il Libro del grande Will Eisner, "Fumetto & Arte Sequenziale" o "Capire il fumetto" del semiologo underground americano Scott Me Cloud, che è andato esaurito e stiamo ristampando, mentre stiamo chiudendo il contratto per un altro titolo, "Leggere il fumetto", del belga Beno^it Peeters. Infine c'è la saga tra fantascienza e fantasy di Massimiliano Frezzato, "I custodi del Maser", nove titoli di cui tre finora pubblicati in una collana a sé». Quanto di torinese in tutto questo? «Tecnicamente niente. Non posso però negare un briciolo di orgoglio per essere riuscito a costruire qualcosa qui piuttosto che Milano». Ha mai pensato di ambientare a Torino una sua storia? «No, per non correre il rischio di far provincia. Meglio siano altri a farlo, di altre città. "Dylan Dog" ha parlato una volta dell Hiroshima, "Topolino" ha ambientato una stona al Museo Egizio, "Martin Mystère" nella Torino magica». Esiste la crisi del fumetto? «Vorrei non ammetterlo ma esiste. In primo luogo è lo spazio che si è ridotto di fronte ad altri mezzi di comunicazione, come la televisione, e ad altri modi di cercare il divertimento, come i giochi elettronici. In secondo luogo devo però osservare che si dovrebbe piuttosto parlare di crisi del cattivo fumetto, perché quando si fa un buon lavoro i risultati ci sono. Certo, rispetto alla Francia i parametri sono molto diversi. Il successo, ad esempio dell"'Occhio del mare", il terzo titolo della collana di Frezzato, è per ora di 3 mila copie, in Francia di 18 mila. Detto questo, sono vent'anni che sento parlare di crisi del fumetto e se siamo qui è per cercare di fare buoni fumetti». Nel futuro della Pavesio Production* solo libri, albi, o anche progetti multimediali? «Stiamo vagliando un progetto abbastanza ambizioso, ma è presto per parlarne». Giovanni Tesio VITTORIO PAVESIO PRODUCTIONS Sede: via Germanasca 6. Amministratore delegato: Mario Checchia. Direttore editoriale: Vittorio Pavesio. Fatturato '98: 450 milioni. Dipendenti: due, Giuliana Gilli e Mauro Dolza. Aree operative: editoria di fumetti e saggistica sul fumetto. _____ ___—, , __

Luoghi citati: Borgo San Paolo, Francia, Hiroshima, Milano, Torino