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RICORDI RICORDI ALCUNI ricordi della vita, senza essere cimeli né angelicate visioni né profetiche epifanie intanano, inspiegabilmente (per Tyche forse o per Nemesi) con la tenacia delle zecche, le radici della quercia, l'ospizio della naftalina, la cicatrice del vaiolo. Tra questi il Grinzane Cavourxanovaccio geniale - quanto il suo capocomico - d'una assai modesta Commedia di premi e premiati. Modesta la Commedia - a fronte d'un'orchestrazione anfiteatrica perfetta per la pessima recita dei premiati, comparse da strapazzo (parlo al plurale ma parlo di me) sulla scena del «grazie» e del «prego», della battuta e della fotografia, del «sono commosso» e del «sono sorpresa, non me l'aspettavo proprio» (falso, tutti aspettano, si aspettano, eccome!!). Buoni attori, invece (o forse), dietro le quinte, a sipario calato, quando il tremulo irrequieto lume degli occhi recita più della voce mancante e quel che non si dice, per Eco furiosa e grata, ingigantisce, concima simpatie, ripara e occulta nella calda pelle della terra di Piemonte semi di amore e gratitudine. Silvana Grasso