L'ESORDIENTE

L'ESORDIENTE L'ESORDIENTE SEGRETAMENTE, sente il privilegio dell'appellativo. (Lo abita ancora una benevola pigrizia intellettuale). Sa che il fallimento è (ancora) permesso. Ama e ignora i massimi sistemi. {Hanno tentato di suggerirglielo, l'assoluto è tema desueto: invano). Sceglie Kafka, per non compromettersi coi contemporanei. (La produzione coeva gli pare miserrima, ma non la conosce). Se può dice «gargantuesco». [Mai «grande»). In questo istinto è un po' barocco, per obbedienza anagrafica. (La sintesi lo terrorizza). Non teme di sembrare narcisista (Sta cercando d'altronde un centro e comincia, imprudentemente, dai propri piedi). Una mattina di fine aprile, di un anno ormai immemorabile, gli viene comunicato che ha vinto. (Comincia ad avere paura). Da questo istante è un ex. (E lo sarà per tutta la vita). Si pente, e teme di aver precorso i tempi. (In silenzio ha per la prima volta sotto gli occhi - tasti muti - un aggeggio estraneo). Vorrebbe rimediare, avverte l'ingombro della consacrazione. (Sa che il trionfò arriva alla fine, e gli hanno allacciato un alloro prematuro proprio intorno al collo). Il pomeriggio decide che dovrà fare il possibile: rimuovere l'orgoglio. (Comincia a dare la colpa ai giurati, li taccia di precipitosità: è un vinto, che ha vinto). La disperazione lo coglie alcuni mesi dopo. (Cestina tutto). L'anno successivo è un uomo finito. (Le sue dita sono atrofizzate). Tre anni dopo apre un chiosco. (Gli affari vanno bene, constata). Dieci anni dopo crea un figlio. (Lo chiama Franz poiché la moglie è tedesca). Vent'anni dopo ha dimenticato che era uno scrittore. (A questo punto anche gli altri lo hanno dimenticato). Può tornare un esordiente. (Riprende a scrivere). Ne vengono testi inqualificabili, orrendi. (A cinquantacinque anni si uccide in un rigagnolo di provincia). Sulla sua tomba depongono un alloro. (L'epitaffio è affidato a un giovane scrittore esordiente). Marco Alloni

Persone citate: Kafka, Marco Alloni