Cinciallegre urbane, pallide e stressate

Cinciallegre urbane, pallide e stressate RICERCHE IN FINLANDIA Cinciallegre urbane, pallide e stressate Non è solo un problema estetico: si ripercuote sul comportamento UN gruppo di ornitologi dell'Univertà ai Turku, Finlandia, ha analizzato gli effetti dell'inquinamento atmosferico sul piumaggio degli uccelli che vivono a stretto contatto con la specie umana. I ricercatori hanno selezionato campioni di una popolazione di cinciallegre piccoli uccelli dalla livrea gialla e nera di dimensioni poco inferiori a quelle di un passero - in 10 aree scelte secondo un gradiente spaziale a distanze crescenti da uno stabilimento per la produzione di rame, nichel e fertilizzanti rilasciarne nell'ambiente ingenti quantità di ossidi di zolfo e metalli pesanti (soprattutto rame, nichel, zinco e piombo). I risultati sono stati sorprendenti; il piumaggio giallo delle cinciallegre diveniva nettamente più pallido man mano che ci si avvicinava allo stabilimento industriale. Dunque l'inquinamento atmosferico fa diminuire l'intensità della colorazione gialla del piumaggio e verosimilmente tale effetto si estende anche ad altre specie della stessa comunità ecologica. Le conseguenze vanno al di la' del semplice danno estetico: una colorazione alterata potrebbe portare a una riduzione dell'abilità di competere per un partner e per le risorse con conseguenze avverse su successo riproduttivo e possibilità di sopravvivenza. Infatti la colorazione del piumaggio in molte specie di uccelli svolge un ruolo importante nella comunicazione intras- Secifica segnalando la qualità di un ìdividuo in termini di salute, resistenza ai parassiti o capacità di ottenere un territorio ricco. Questi segnali hanno anche la funzione di attrarre partner potenziali e tenere a debita distanza competitori per risorse vitali. Guai è il meccanismo di questo effetto decolorante? I pigmenti responsabili della colorazione gialla sono composti chimici detti carotenoidi. Le cinciallegre non sono in grado di fabbricarli e devono ottenerli dalla dieta. Uno dei principali alimenti della cinciallegra è costituito dai bruchi di lepidotteri geometridi e tortricidi, la risorsa primaria di carotenoidi. I ricercatori finlandesi hanno misurato l'abbondanza di queste prede nelle aree di studio scoprendo che aumentava a distanze crescenti dallo stabilimento industriale. La cinciallegra non è nuova negli studi di eco-tossicologia. Alcuni anni fa dei ricer¬ catori tedeschi hanno analizzato la presenza di 15 composti organoclorurati (PCB e pesticidi) in tre anelli di una catena ecologica tipicamente europea: foglie di quercia » bruchi di lepidotteri » cinciallegre. La concentrazione del PCB 153 (2, 2', 4, 4', 5, 5'- esaclorobifenile, il composto più abbondante) aumentava da 1 ng/g nelle foglie, a 10 ng/g nelle larve e 170 ng/g nelle uova delle cinciallegre, un chiaro fenomeno di biomagnificazione. Molti contaminanti, inclusi quelli rilasciati dallo stabilimento finlandese e quelli riscontrati dai ricercatori tedeschi, hanno tra i vari effetti tossici quello di alterare le funzioni endocrine alla base di sistemi comportamentali come aggressività e comportamento sessuale. Se ciò fosse vero in natura - come studi recenti lasciano supporre - ci troveremmo di fronte ad alterazioni comportamentali tali da modificare imprevedibilmente la struttura e la dinamica delle popolazioni animali, inclusa la specie umana. Per questo è di fondamentale importanza condurre ricerche approfondite su specie ad ampia distribuzione confrontando popolazioni residenti in aree selvatiche e poco contaminate con popolazioni esposte a elevati livelli di stress antropogenico. La cinciallegra, per le sue caratteristiche ecologiche e comportamentali, potrebbe ottimamente svolgere il ruolo di 'sentinella' per la salute dell'ambiente in cui viviamo. Dunque occhio alle cinciallegre e alla loro brillantezza. Claudio Carerò Università di Groningen Un esemplare di cinciallegra (Paris major)

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