Intervista al Dalai Lama: i nostri nemici possono essere i nostri maestri

Intervista al Dalai Lama: i nostri nemici possono essere i nostri maestri Parigi Intervista al Dalai Lama: i nostri nemici possono essere i nostri maestri lì IL segreto del successo di L'art du Ibonheur (L'arte della felicità, edito da Robert Laffont) quinto nella classifica - condotta questa settimana da Massaere à la scene, di Willy Voet, ed. Calmann - Leyy- è molto semplici;. Leggendoe fosse autorizzato a sedersi davanti a Sua lo, è come se il lettore fosse autorizzato a sedersi davanti a Sua Santità il Dalai Lama, per fargli le più comuni domamde sulla vita. Un compito assolto in questo libro dallo psichiatra Howard C. Cutler, al quale il Dalai Lama risponde nel modo apparentemente semplicistico della religione buddhista che rappresenta. I suoi concetti sono semplici: chiediti se hai veramente bisogno di una cosa; i nostri nemici possono essere i nostri maestri; la compassione è l t nemic pne è pace per la mente. Cutler tuttavia insiste: ma c'è gente che riesce a essere veramente felice solo possedendo molte cose; ma 1 idea che la vita sia sofferenza. è troppo pessimista; ma spingersi alle estreme consenguenze delle cose è il sale della vita; e sii non si crede nel karma? Man mano che il Dalai Lama risponde, prende forma sulle pagine di questo libro fortunatissimo in tutto il mondo, una filosofia coerente. Cutler tuttavia non si ferma all'intervista, ma sviluppa le risposte del Dalai Lama in un contesto di studi scientifici e di esperienze personali, elaborando quella che si rivela una psicologia rivoluzionaria. Come tutte le arti, conclude il libro, quella della felicità richiede studio e applicazione. Quanto al talento, assicura il Dalai Lama, è nella nostra natura.

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