Englund, ultimo incubo «Nightmare» chiuderà

Englund, ultimo incubo «Nightmare» chiuderà Il celebre attore horror al Fantafestival di Roma Englund, ultimo incubo «Nightmare» chiuderà ROMA ila studiato Shakespeare, avrebbe voluto far l'attore eli teatro, ha una laurea all'UCLA, ha corti capelli ossigenati, occhiali scuri, parla con l'ironia dell'uomo di cultura: è Robert Englund, più noto comi! Freddy Kruger, il mostro della lunga scrii; «Nighlmarc» partorito dalla fantasia di Wos Craven, Quattro orti di trucco a scena che a volte, so la testa deve dilatarsi molto a colpi di lattice diventano sette, e l'incantesimo è l'ulto: il.gentiluomo americano si trasforma in tinello che lui stesso definisce «Un padre cattivo», il mostro contemporaneo più mostro di tutti, il solo che abbia potuto prendere il posto di Christopher Lee e di Peter Cushing, Ospite; è Roma del Fantafestival, Englund confessa di essere arrivato al termine del suo lungo viaggio attraverso «Nightmare». «Stanno scrivendo l'ottavo capitolo della saga. So solo che gireremo due finali: uno in cui muore Kruger e uno in cui non muore». L"i che preferirebbe? «A questo punto vorrei scomparisse». Consapevole di dovere a lui la sua fama («So bene che quando morirò tutti scriveranno: ò morto Freddy Kruger»), ma non infastidito dall'indissolubile legame col mostro: «Ho avuto la fortuna di incontrarlo quando avevo già girato 20 film ed ero popolarissimo per la serie tv «Visitors», quindi non no sono mai stato schiavo», Englund sostiene di essersi ben barcamenato nella sua carriera tra «Nightmare», che l'ha reso famoso nel mondo, e i film per la televisione americana, che gli hanno permesso di interpretare personaggi più sfaccettati: «Mi ha aiutato la maschera: come Kruger sono irriconoscibile». Invidia per gli attori che non sono legati all'horror? «E perché? Ormili il genere è stato nobilitato». Paura di esser sostituito in futuro da un attore digitalizzato? «Ma no. La magia di un Brando o di un Mastroianni non si ottiene col computer». Il miglioro interprete di horror? «Per me resta Boris Karloff: nessuno ò stato ipnotico quanto lui». Un italiano con cui le piacerebbe lavorare? «Vorrei mi chiamassero i 'Paviani». Liberale e anticonformista nella vita, due sole cose l'anno veramente paura a Englund. La censura perché attribuisce al cinema la colpa della violenza giovanile, e il politically correct perché smorza la fantasia e costringe a praticare intollerabili fanatismi, [si.rol Robert Englund, più noto come Freddy Kruger, ha .ii ii mi icinto che la saga di «Nightmare» si chiude con l'ottavo episodio

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