Chiamateli Nobel in nome dell'arte di Sergio Trombetta

Chiamateli Nobel in nome dell'arte 15 del Praemium Imperiale Chiamateli Nobel in nome dell'arte Sergio Trombetta NEWYORK CHE cosa hanno in comune le tele mobili di Anselm Riefer, le sculture di Louise Borgeois, le costruzioni di • metallo e vetro sposate alle mattonelle di mosaico di Funi ihiko Mala, le jazzistiche suite orchestrali di Oscar Feterson, le coinvolgenti architetture gestuali di Fina Bausch? n fatto che in qualche modo ci mandano un'immagine del presente, fotografato da una visuale insolita del secondo 900. II. pittore tedesco Anselm Kiefer, la scultrice franco-americana Louise Bourgeois, l'architetto giapponese Fumihiko Maki, il musicista canadese Oscar Pe terson, la coreografa e regista tedesca Pina Bausch sono sicuramente nomi affermati il cui valore è universalmente riconosciuto. Ma sono artisti che, ciascuno nle proprio settore, si sono imposti partendo da punti di vista inusuali, percorrendo cammini non ancora battuti. Per questo il mondo internazionale della cultura conferisce il cosiddetto Nobel delle arti, il Praemium Imperiale giapponese, a questi cinque artisti oggi nel pieno della maturità espressiva. Essi provengono dai quattro angoli del mondo, sono cioè «artisti europei, asiatici ed americani che rappresentano universi culturali al di fuori di ogni ideologia e confine nazionale o etnico», come ha sottoi lineato Umberto Agnelli che è Consigliere Intemazionale del Praemium insieme con Raymond Barre, Edvyard Heath, Yasuhiro NakasoneTl^à^à'Soclueuer Jr."e Richard von Weizsacker. Il Praemium, istituito con l'obiettivo primario di incentivare la coopearazione a livello interna-Pina Bausch zionale per il raggiungimento della pace nel mondo attraverso le diverse espressioni della creatività artistica, nasceva undici anni fa per celebrare il centenario della Japan Art Association creata dalla Casa Imperiale e dal Governo del giappone nel 1887. I nomi dei cinque vincitori sono stati resi noti in questi giorni, ma il Praemium Imperiale, una medaglia commemorativa e un assegno del valore di circa 121 mila dollari, sarà consegnato il prossimo 28 ottobre a Tokyo durante una cerimonia ufficiale che avrà luogo al Meiji Memorial Hall. «Il riconoscimento - ha ancora detto Agnelli - è un'occasione per riunire persone, culture e movimenti artistici con l'obiettivo di celebrare l'arte e le emozioni che l'arte suscita premiando la carriera di artisti eminenti, patrimonio di tutta l'umanità». Carriere percorse all'insegna della ricerca, della riflessione sull'uomo; che magari hanno preso il via in ambienti d'avanguardia lontani dal grande pubblico, o che si sono delineate imponendo a distratte platee anticomformistiche visioni della realtà, la complessità dei rappporti umani. E' il caso, per esempio, di Louise Bourgeois, recente Leone d'oro alla carriera alla Biennale di Venezia, o di Pina Bausch, simbolo a partire dagli anni 70 della nuova Germania intellettuale insieme a nomi come Peter Stein o Fassbinder. Il Praemium Imperiale, dall'anno scorso (per il suo decimo anniversario) assegna anche una borsa di studio di 40 mila dollari a organizzazioni o istituzioni che contribuiscono allo sviluppo di giovani artisti. E' stato prescelto l'Instituto Superior de Arte di Cuba, considerato uno dei migliori istituti artistici dell'America Latina. Pina Bausch

Luoghi citati: America Latina, Cuba, Germania, Tokyo, Venezia