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Il Vaticano mette un freno al traffico Il Vaticano mette un freno al traffico C'è troppo caos tra le mura pontificie ridotti i limiti e tempi di parcheggio CITTA' DEL VATICANO Allarme «traffico» e «smog» anche in Vaticano e si preannunciano tempi duri per gli automobilisti che devono circolare nelle strade del piccolo territorio papale. Per combattere lo «sproporzionato» aumento delle automobili, il presidente della Commissione per la Città pontificia, il card. Edmund Szoka, ha infatti varato ieri un regolamento draconiano che divide il territorio in due parti, Nord e Sud. Coloro che si recano a settentrione, dovranno entrare o uscire «solo» dall'Ingresso del Perugino e da quello del «Petriano» (dalla parte cioè di Porta Cavalleggeri e di via Gregorio VII). Quelli che invece sono diretti a Meridione, potranno transitare solo dall'ingresso di Sant'Anna (dal lato di Piazza Risorgimento). Le auto dei dipendenti vaticani saranno contrassegnate da colori diversi, a seconda che appartengano alla zona Nord o Sud, e potranno parcheggiare solo nelle aree a loro destinate, oppure nel nuovo parcheggio interno alla Città vaticana, inaugurato poche settimane fa dal Papa, nei pressi della stazione ferroviaria. Per gli esterni, l'accesso nel territorio pontifico sarà molto limitato e la sosta concessa solo per un massimo di 1 ora e trenta minuti. Ai non residenti è assolutamente vietato il parcheggio notturno. fi card. Szoka ha inoltre confermato a 30 km orari «il limito massimo di velocità in tutto il territorio dello Stato». La forte limitazione della circolazione vaticana, che sta già creando non pochi malumori tra i dipendenti pontifici, è stata resa necessaria, spiega il porporato all'inizio del nuovo regolamento, a causa dello «sproporzionato» aumento del «traffico veicolare». «Ciò - sottolinea Szoka - ha creato notevoli problemi in ordine alla sicurezza, alla rapidità di intervento dei mezzi di soccorso, all'inquinamento e al rispetto ambientale e monumentale». (Ansa] Anche il Vaticano è assediato dal traffico