Il pizzo sui santini di Padre Pio di Anna Langone

Il pizzo sui santini di Padre Pio Avrebbero preteso 20 mila lire al giorno dagli ambulanti in cambio di protezione Il pizzo sui santini di Padre Pio San Giovanni Rotondo: 2 in celia Anna Langone corrispondente da FOGGIA Un netturbino e un disoccupato di San Giovanni Rotondo si sono inventati un modo facile e furbo per sbarcare il lunario: pretendere il «pizzo» sui santini del beato Padre Pio. Già, proprio sulle immagini del Frate con le stimmate (statuine, medagliette, coroncine, persino accendini) che, dal 2 maggio scorso, giorno della solenne cerimonia di beatificazione in piazza San Pietro, stanno portando in tutto il mondo il messaggio di umiltà del cappuccino di Pictralcina. Questo richiamo all'amore fraterno non ha affatto colpito William La Fratta, netturbino di 24 anni, e Nadir Carbonelli, di 32, presi con le mani nel sacco, quando avevano appena ritirato 400 mila lire dai due ambulanti di turno. I presunti taglieggiatori, si ò poi scoperto, tenevano anche scadenze e tariffe: 20 mila lire al giorno, da consegnare ogni dieci giorni; le 400 mila lire che avevano ancora in tasca quando si sono imbattuti nei carabinieri, erano appunto la copertura dell'ultima decade dovuta da due commercianti ambulanti ai loro «protettori». Perché è questo che i due complici offrivano: protezione. Non certo ai venditori con licenza che affollano, sempre più numerosi, le strade attorno al Santuario di Santa Maria delle Grazie e i vicini purcheggi, ma gli ambulanti abusivi, quelli che portano la loro mercanzia in uno zaino e, servendosi di una coperta, si sistemano in luoghi sempre diversi. Ad almeno cinque di loro, secondo le indagini condotte dai carabinieri, la coppia di amici avrebbe chiesto la mazzetta per garantire tranquillità nello svolgimento del proprio lavoro. Gli investigatori, che si erano messi sulle tracce dei due da alcuni giorni, dopo le segnalazioni giunte appunto da alcuni venditori ambulanti, hanno anche saputo di minacce e ritorsioni che i due giovani indirizzavano alle loro vittime, per convincerle a pagare senza battere ciglio. La vendita dei souvenirs di Padre Pio, una delle attività più antiche e redditizie a San Giovanni Rotondo, non ha mai avuto problemi di questo tipo e, da parte degli ambulanti «regolari» non sono state in passato presentate denunce. Tuttavia, quanti vivono vendendo ricordini e portachiavi con l'immagine del Frate benedicente, un'idea se la sono fatta: chi tenta questo tipo di estorsione - è il parere dei commercianti - è disperato, magari perché ha problemi di droga. La zona del Santuario, dove ogni giorno continuano ad affluire migliaia di persone, è sottoposta a continua sorveglianza. Creare un racket dei santini è davvero impresa difficile e piena di rischi, ma i due amici ci hanno provato. Gli arrestati sono un netturbino e un disoccupato Nel mirino degli estorsori i venditori abusivi di icone medagliette e statuine Anche i santini dedicati a Padre Pio sono finiti nel mirino degli estorsori

Persone citate: Nadir Carbonelli, Padre Pio, William La Fratta

Luoghi citati: Foggia, San Giovanni Rotondo