UN GIOCO INGRIPPATO di Paolo Passarini

UN GIOCO INGRIPPATO UN GIOCO INGRIPPATO Paolo Passarini I partiti più lenti, ciascuno con il proprio stile, stanno iniziando la digestione del voto del 13 giugno. E' un'operazione che per alcuni richiede una pesante assunzione di Maalox. Ieri ha cominciato la segreteria del Pds. IL PAESI DEI CAMPANELLI. Stringendo al massimo, i diessini si sono detti convinti di due cose: che il voto è stato per loro un serissimo «campanello d'allarme» e che occorre riagganciare presto Romano Prodi per lanciare un Ulivo 2 in tempo utile per le elezioni politiche del 2001. Le due cose sono collegate tra loro e possono essere spiegate meglio. I diessini, al di là della percentuale sventolata da Massimo D'Alema sulla vittoria del centrosinistra, sono convinti che con questi numeri una sconfitta alle prossime politiche sarebbe certa. Questa prospettiva, è resa ancora più buia da almeno tre fattori: i «congiurati di ottobre», cioè i protagonisti dell'operazione che ha spodestato Prodi e portato D'Alema a Palazzo Chigi, sono stati tutti puniti dal voto e quindi il rapporto tra questo governo e gli elettori è molto critico; questo renderà ancora più difficile ricucire con Prodi senza una forte iniziativa politica; lo strumento Pds, così com'è, è inadeguato a garantire la guida della coalizione perché è ingrippato e non attrae voli. Si è molto parlato, ancora una volta, del fenomeno Bonino. IL PAESE DEI NUOVI SOGGETTI Ieri l'esponente radicale ha fissato le sue condizioni; sposerà la principessa quel cavaliere (Berlusconi o D'Alema, non importa) che appoggerà i 22 referendum radicali. Insomma, tutto fa supporre che, a parte un po' eh pressione, la Lista Bonino resterà fuori dai giochi politici e forse scomparirà nel nulla. Ma il fenomeno si è già verificato: un messaggio più agile, una struttura più mobilo e, quindi, la capacità di attrarre voti da tutte le parti e soprattutto quella di conquistare giovani elettori. Insomma anche i diessini hanno capito che il Paese, nonostante sia mancato il quorum al referendum elettorale, non ama quell'odore di ritorno a vecchi giochi di partiti che aleggia sul centrosinistra modello D'Alema. e-mail: paopassfMin.it

Persone citate: Berlusconi, Bonino, D'alema, Massimo D'alema, Prodi, Romano Prodi