Diossina, le mamme al telefono

Diossina, le mamme al telefono Nel primo giorno in pochi sono riusciti ad agganciare il Ministero Diossina, le mamme al telefono Ma il numero verde funziona a metà ROMA Al ministero della Sanità si scusano, e ammettono che il primo giorno le cose non sono andate come speravano: l'esordio del numero verde sulla diossina ieri è stato infatti un mezzo fallimento. Chi ha provato a comporre il numero 800651281 ha trovato la linea sempre occupata, oppure si è ritrovato ad ascoltare un disco registrato: «Slete collegati con il ministero della Sanità, l'interno richiesto non risponde». Circa duecento persone sono riuscite a parlare cor gli addetti del dipartimento Alimenti, nutrizione e sanità pubblica veterinaria incaricati di fornire informazioni e chiarimenti sulla vicenda della contaminazione da diossina e sulle misure adottate dall'Italia. In maggioranza mamme, che hanno voluto conoscere la reale sicurezza degli alimenti per la prima infanzia, cosa mangiare in questi giorni e i rischi della diossina. Oggi il servizio verrà potenziato (è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8,30 alle 18,30 e il sabato dalle 8,30 alle 14,00). «L'Italia è in prima linea sul fronte della crisi della diossina e ne paga le conseguenze», ha detto ieri a Lussemburgo il ministro delle Risorse agricole Paolo De Castro ai partner europei, sottolineando che la contaminazione da diossina in Belgio «porta nuovamente alla ribalta il problema che l'Italia intende sviluppare in futuro - della sicurezza alimentare e in generale dell'agricoltura». «Credevamo di illuderci, che molto fosse stato fatto neU'Ue dopo gli anni bui della crisi della "mucca pazza" - ha spiegato il ministro - e invece eccoci qui di nuovo a riparlare di sicurezza e di qualità». Ma per l'Italia la crisi della diossina dimostra che con le attuali regole di mercato si possono insinuale rischi sanitari. «Per questo è tempo di cambiare - ha sottolineato De Castro -. Ci vuole un rafforzamento della prevenzione ed un'analisi dei rischi, bisogna stabilire un'etica nel settore delle produzioni animali». I ministri hanno quindi chiesto al «governo» Ue di esaminare il modo di migliorare i controlli c la qualità dei prodotti alimentari, ma anche la sicurezza delle materie prime che possono essere utilizzate nella fabbricazione di mangimi. Insomma, hanno detto i Quindici, ci vogliono norme rigorose per rafforzare la sicurezza alimentare e riconquistare la fiducia del consumatori. Oggi a Bruxelles si terrà la riunione del Comitato scientifico sull'alimnntazione umana, nel quale si affronterà anche il problema della contaminazione da diossina. Per l'Italia prenderanno parte alla riunione esperti del laboratorio di Tossicologia dell'Istituto superiore di sanità (Iss). Nell'incontro, secondo gli esperti dell'Iss, si farà probabilmente il punto sulla genesi delia vicenda diossina e sulle procedure che si stanno adottando nei diversi Paesi europei. Francia, Olanda e Belgio potrebbero essere i primi a presentare dati preliminari, tenendo conto che sono stati i primi Paesi ad essere allertati. Nessuna anticipazione, invece, sui risultati delle analisi in corso nei laboratori italiani. Per avere il primo quadro della situazione bisognerà attendere la fine della settimana.

Persone citate: De Castro, Paolo De Castro