«No a un nuovo Afghani»sta

«No a un nuovo Afghani»sta «No a un nuovo Afghani»sta IIpremier albanese avverte i russi Il leader Uck: Mosca li ritiri subito COPENHAGEN L'Albania non vuole che il Kosovo si trasformi «in un nuovo Afghanistan». È con questo riferimento all'occupazione sovietica del Paese asiatico che il premier di Tirana, Pandeli Maiko ha chiesto alla Nato di limitare il ruolo dei soldati russi nella provincia serba. «Speriamo che i soldati russi di stanza nel Kosovo non ci riportino alla mente ricordi dell'Armata rossa», ha spiegato Maiko durante la sua visita in Danimarca. Il suo auspicio è che i soldati di Mosca «possano svolgere una funzione analoga a quella svolta dalla diplomazia russa», «molto apprezzata» dall'Albania. Per Maiko, però, «le discussioni su un comando russo indipendente sono inaccettabili». Da Tirana il premier del go verno provvisorio del Kosovo nominato dall'i lek, Hashim Thaci, ha insistito perchè i soldati russi che sono entrati n Kosovo se ne vadano «quanto prima». «Non possiamo garantire la loro sicurezza», ha avvertito, e «il mio governo non accetterà mai la spartizione del Kosovo». In una intervista al quotidiano austriaco «Die Presse», Thaci ha denunciato l'aiuto russo ai serbi nell'ultima offensiva contro la popolazione albanese del Kosovo. Sono «provocazioni e attacchi contro l'integrità territoriale del Kosovo» ha detto. Non ha parlato espressamente di rappresaglie contro i russi ma ha lasciato intendere che i suoi uomini si riservano il diritto di difendere gli albanesi del Kosovo. Quanto all'esodo dei serbi per il timore di vendette, il leader dell'Uck ha ribadito che il suo esercito ha dato chiare «garanzie» che «saranno rispettati tutti quelli che non hanno le mani macchiate di sangue». «Non ci interessa la vendetta, ma tutti i criminali che hanno ucciso dei civili saranno consegnati al Tribunale dell'Aia per i crimini di guerra», ha spiegato. [e. st.l

Persone citate: Hashim Thaci, Maiko, Pandeli Maiko, Thaci