Foggia, risse e veleni nei seggi
Foggia, risse e veleni nei seggi Foggia, risse e veleni nei seggi Pestaggi dopo la denuncia di brogli di 5 candidati Anna Ungono corrispondente da FOGGIA Il numero di sezioni elettorali ridotto per legge, il gran caldo che ha fatto ammassare gli elettori nelle ore serali, una campagna elettorale avvelenata da uno scontro durissimo tra i troppi candidati (2500 al Comune e alle circoscrizioni di cui sette a sindaco): è questo il clima in cui è maturata la denuncia di brogli fatta da cinque aspiranti alla carica di sindaco di Foggia, nel corso di una conferenza stampa. Potito Salatto (Centro-Liste Civiche), Italo Pontone (Liste Civiche) e Anna Maria Novelli (Verdi e Prc), presenti gli altri due candidati Giuseppe Lops (Alleanza Meridionale) e Orazio Ciliberti (Centro-Sinistra) hanno denunciato un tentativo di aggressione, avvenuto domenica pomeriggio presso i seggi 81, 82 e 83 della scuola media Zingare!—. 1 tre si erano recati presso i seggi perché avvertiti, hanno detto, di possibili brogli e qui un gruppo di individui, che hanno definito di destra, li ha apostrofati con parolacce. Il gruppo si è presto ingrossato, è intervenuta la polizia e, non si sa come, un poliziotto in borghese - che secondo i tre candidati non s'è fatto identificare - è stato colpito da un pugno involontario sferrato da uno degli uomini che accompagnavano Salatto. Il poliziotto s'è dovuto far medicare il sopracciglio al pronto soccorso, Salvatore Ciannameo, di 46 anni, è finito in carcere per resistenza, violenza e lesioni. La zuffa sarebbe solo l'ultimo degli episodi registrati dai cinque candidati-sindaco in queste elezioni amministrative. Durante la conferenza ò stato, divulgato il testo di una denùncia una altre ne sarebbero state depositate) presentata d&v un'elettrice che sostiene di aver trovato la scheda rosa, quella destinata alle circoscrizioni, già votata. Salatto ha detto di essere stato fermato ed identificato dalla polizia mentre si recava a votare: dopo aver chiarito che stava raggiungendo il seggio per votare e non per fare propaganda - ha precisato - lo stesso poliziotto che l'aveva fermato l'avrebbe invitato a votare ed allontanarsi il prima possibile. Sempre Salatto, che ò editore di una tv privata, ha denunciato minacce ed intimidazioni subite da alcuni giornalisti della stessa tv e dai propri familiari. Questa situazione di tensione aveva portato Salatto, Novelli e Ciliberti a chiedere al prefetto e al questore, già domenica {someriggio, controlli particoarmente severi nelle sezioni. Gli stessi candidati, insieme ai colleghi Lops e Pontone, hanno chiesto di assistere alle operazioni di spoglio dei voti. Nessuna dichiarazione a riguardo è stata rilasciata dagli altri due candidati sindaci, quello uscente di centro-destra Paolo Agostinacchio e il candidato della nuova De e di altre dieci Uste, Gianni Mongiello. Il clima di nervosismo ha contagiato anche gli altri centri della provincia interessati al rinnovo del Consiglio comunale: a San Severo, uno dei centri più grandi in cui si vota col "sistema proporzionale, il sindaco uscente di centro-destra, Giuliano Giuliani, è stato aggredito verbalmente per strada da un avversario politico, ma ha preferito non sporgere denuncia. La moglie di un candidato di Forza Italia, sempre a San Severo, è stata sorpresa da un poliziotto mentre in un seggio faceva pubblicità al marito. A Foggia, soprattutto nelle borgate dov'è stata maggiore la contrazione dei seggi elettorali, centinaia di persone sono rimaste in fila per ore prima di poter votare e molte, visto che si faceva troppo tardi, hanno rinunciato ad esprimere il voto.
Luoghi citati: Foggia, San Severo
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